Teramo, ricoverato in psichiatria aggredisce un altro paziente e minaccia gli infermieri: a processo
TERAMO, 1 marzo – Durante il ricovero nel reparto di psichiatria dell’ospedale di Teramo ha aggredito violentemente un altro paziente e minacciato più volte gli infermieri, oltre ad essere riuscito ad estorcere soldi ai genitori minacciando di fargli del male ed anche di suicidarsi. Episodi per i quali un teramano di 41 anni, attualmente sottoposto alla misura di sicurezza provvisoria in una Rems (residenza per l’esecuzione delle misure di sicurezza), sarà processato con rito abbreviato, con la relativa udienza fissata per il prossimo 8 marzo.Questa mattina, nel corso dell’udienza preliminare davanti al gup Domenico Canosa, il legale dell’uomo, l’avvocato Vincenzo Garruba, ha infatti chiesto il rito abbreviato, con il giudice che dopo aver fissato la relativa udienza per la prossima settimana ha disposto d’ufficio l’audizione come testimone di un medico che lavora all’interno della struttura, per valutare la capacità di intendere e volere dell’uomo.
Il 41enne deve rispondere di lesioni personali aggravate, estorsione e violenza e minacce a pubblico ufficiale. Nel corso del suo ricovero nel reparto di psichiatra, infatti, in un’occasione avrebbe colpito alla testa con un pugno e successivamente con un calcio un altro paziente , provocandogli un trauma contusivo, e questo solo per portargli via un succo di frutta.
Da qui l’accusa di lesioni personali aggravate da futili motivi, ai quali si aggiunge quella di estorsione nei confronti dei genitori. In diverse occasioni, infatti, avrebbe chiamato telefonicamente i propri familiari per farsi consegnare somme di denaro, minacciandoli in caso contrario di fargli del male o di suicidarsi. “Mi dovete dare i soldi altrimenti vengo a casa e vi spaccio tutto….” gli avrebbe detto nel corso di una telefonata, mentre in un’altra occasione avrebbe esordito dicendo “Se non mi date i soldi io mi ammazzo e ve ne farò pentire amaramente”.
L’uomo deve inoltre rispondere del reato di violenza e minaccia nei confronti di pubblico ufficiale perché più volte, di fronte al rifiuto degli infermieri di somministrargli farmaci che non gli erano stati prescritti, li avrebbe minacciati arrivando anche a scagliarsi contro un vetro della guardiola provocandone la rottura.
Il degente aggredito dall’uomo durante il periodo di ricovero si è costituito parte civile tramite il suo legale, l’avvocato Tommaso Navarra.