Elezioni, D’Alfonso: “L’esito elettorale mi vede senatore, valuterò con la coalizione cosa fare”
PESCARA, 5 marzo – Dimettersi e lasciare la presidenza della Regione Abruzzo per Palazzo Madama o restare alla guida della Regione? E’ l’interrogativo che adesso si pone davanti a Luciano D’Alfonso, il quale nonostante la débâcle elettorale del Pd e le polemiche che stanno investendo anche la sua persona dopo l’esito del voto in Abruzzo, non sembra poi così intenzionato a gettare via il posto da senatore.
“Devo definire con la mia coalizione, con il mio partito, cosa è più giusto fare. Non posso non tenere conto che adesso sono senatore e voglio provare ad aiutare da Roma questa regione – ha detto il presidente ai microfoni di Rete8 – L’esito elettorale mi ha insediato senatore, poi ragionerò con la mia coalizione per valutare la cosa più conveniente e opportuna da fare. Voglio anche ragionare dei risultati elettorali e mettere in evidenza come assolutamente hanno vinto le elezioni i Cinque Stelle e la Lega di Salvini”.
Per D’Alfonso l’analisi del voto non può comunque non tener conto che “chi ha responsabilità di governo paga pegno”. Per il presidente della Regione, infatti, “in tutta Europa, e adesso anche in Italia, chi ha in esercizio la responsabilità di governo male si concilia con la conferma del consenso elettorale“, tanto che si spinge a parlare di “un voto di totale scavalcamento di chi ha responsabilità di governo”.
Da qui la necessità di “un ripensamento profondo dell’iniziativa politica e di recuperare anche la capacità di coltivare un pensiero radicale che recuperi gli esclusi di una società che, probabilmente, divide tra chi sta dentro e chi sta fuori“.
Tornando ai numeri nudi e crudi D’Alfonso si è quindi detto “impensierito e preoccupato“. ”
“Spero che ci siano le condizioni per insediare un governo – ha dichiarato – Spero che non abbiamo tempi biblici tipo il Belgio che ha impiegato mesi per avere un governo o anche quello che è successo in Germania o in Spagna. Spero che coloro i quali hanno avuto mandato dai cittadini possano trovare le condizioni per fare un governo”.