TERAMO, 5 novembre – E’ corsa contro il tempo per ripristinare il transito lungo il Ponte di Aprati, lungo la statale 80 nel comune di Crognaleto. Chiuso ieri sera per il rischio di crolli, ha lasciato 700 persone completamente isolate.

Il presidente della Provincia di Teramo, Renzo Di Sabatino si è subito messo in contatto con Titti Postiglione, alla guida dell’ufficio emergenze della Protezione Civile.

“Interverremo in somma urgenza e siamo già al lavoro per quantificare costi e tempi di realizzazione – ha detto di Sabatino -. Ad una prima valutazione, l’intervento potrebbe essere realizzato in una quindicina di giorni. Non dimentichiamo che sul ponte erano già in corso i lavori di consolidamento per 450 mila euro, perché la struttura era stata inserita nel Piano di interventi su opere infrastrutturali a rilevante rischio sismico”.

Il ponte rappresenta l’unica via di collegamento con Crognaleto e con le  6 frazioni di Frattoli, Alvi, Tottea, Cervaro, Cesacastina e Valle Vaccaro. Anche sull’altro versante della vallata, in direzione Piano Roseto, è infatti impossibile transitare, a causa della caduta di massi, in seguito al sisma del 30 ottobre scorso. L’ordinanza di chiusura è stata emessa dalla Provincia, in seguito al verbale della Dicomac, struttura di Protezione Civile, che nel suo parere rileva come “la struttura vada interamente chiusa al traffico veicolare almeno fino all’esecuzione di idonei interventi in grado di ripristinare i danni riscontrati, la cui individuazione ed esecuzione di dettaglio va approfondita con ulteriori indagini da parte dell’ente responsabile della struttura”.