Narcotraffico, tocca anche la provincia di Teramo la maxi operazione della Dia di Bari
TERAMO, 14 marzo – Tocca anche l’Abruzzo, ed in particolare la provincia di Teramo, la maxi operazione contro il narcotraffico della Direzione investigativa antimafia di Bari, che questa mattina, sotto il coordinamento della Dda, ha eseguito 43 ordinanze di custodia cautelare in carcere per altrettante persone accusate di traffico internazionale di droga.
Ordinanze che sono state eseguite in collaborazione con l’Interpol e con la Procura per i reati gravi albanese, e con il supporto di Polizia, Carabinieri e Guardia Di Finanza, e con gli arresti che hanno interessate 20 italiani, 21 albanesi e 2 rumeni residenti tra Tirana e le province di Bari, Bat, Brindisi, Potenza, Bologna, Salerno, Ragusa e Teramo.
Gli arresti sono arrivati al termine di due anni di indagine nel corso dei quali sono stati sequestrati complessivamente oltre 2.300 chilogrammi tra marijuana, cocaina ed eroina pari a 7 milioni di dosi del valore circa 15 milioni di euro. Gli accertamenti degli uomini della Dia, che si sono avvalsi di intercettazioni telefoniche, ambientali, video-riprese e servizi di pedinamento, hanno in particolare consentito di ricostruire il flusso della droga dall’Albania sulle coste adriatiche grazie a referenti in loco, connazionali o pregiudicati italiani, che si occupavano delle operazioni di sbarco, stoccaggio e smistamento dello stupefacente con “veicoli staffetta” soprattutto verso Sicilia, Campania, Calabria e Abruzzo.
Un traffico nel quale la Puglia rivestiva un ruolo strategico per i narcotrafficanti albanesi, che l’avrebbero scelta come approdo e deposito della droga destinata al resto d’Italia e al Nord Europa. Proprio a Bari (in un deposito nel quartiere Carrassi) e a Mola di Bari, infatti, avrebbero avuto sede le basi logistiche delle due organizzazioni criminali italo-albanesi sgominate oggi dagli uomini della Dia.