L’Aquila, furti nelle abitazioni appena ristrutturate. Restano in carcere i due arrestati
PESCARA, 16 marzo – Restano in carcere i due uomini, di origini romena, arrestati ieri sera a L’Aquila, con l’accusa di furto aggravato in abitazioni del centro storico già ristrutturate in seguito ai danni causati dal sisma. Il tribunale del capoluogo, al termine del giudizio per direttissima, dopo che entrambi i legali di fiducia hanno chiesto i termini a difesa, ha infatti disposto la misura della custodia cautelare in carcere per B.C, 33 anni e B.A.D, 32 anni. I due uomini, già noti alle forze dell’ordine, sono stati rinchiusi nel cercare Le Costarelle dell’Aquila.
Dopo la lunga serie di furti avvenuti presso diverse abitazioni del centro storico, appena ristrutturate e in procinto di essere riconsegnate ai proprietari, i carabinieri dell’Aquila hanno avviato un’apposita attività investigativa, mediante servizi di osservazione a piedi per le vie del centro, al fine di raccogliere elementi utili per l’identificazione dei responsabili.
Proprio nella giornata di ieri è arrivata la svolta, dopo che i militari hanno ricevuto la segnalazione di un ennesimo furto perpetrato all’interno di un condominio di via Castello, nel corso del quale sono stati rubati, una volta divelti i muri, un centinaio di punti luce completi, 8 caldaie a gas, 4 termostati ambiente e 2 citofoni.
I due arrestati, fermati in pieno centro, sono stati trovati in possesso della refurtiva. In particolare, durante la perquisizione nell’abitazione di uno dei due giovani, nella frazione aquilana di Cese di Preturo, dietro una tenda della cucina è stata scoperta una porta, collegata ad una stanza adibita a cantina, dove erano nascosti numerosi articoli edili, sanitari e idrotermici, tra cui 13 caldaie a gas plurimarche di ultima generazione, di cui una condominiale, un forno elettrico a microonde nuovo e molto altro materiale. Secondo una prima stima, la refurtiva ammonta ad un valore di circa 50mila euro.