SULMONA, 19 marzo – Avevano aperto quelle strutture senza essere in possesso delle relative autorizzazioni e al loro interno avevano ospitato senza averne i requisiti anziani non autosufficienti, valutati dalla Asl come bisognosi di prestazioni socio-sanitarie incompatibili con la permanenza in una semplice residenza per anziani. E così per i titolari delle due strutture ricettive è scattata la denuncia per esercizio abusivo della professione sanitaria e abbandono di persone incapaci.

La denuncia è scattata al termine di una serie di accertamenti dei Carabinieri del Nas di Pescara, che non hanno fornito informazioni sui nomi e sui comuni dove si trovano le due strutture.

L’attività odierna si pone all’interno di una più larga a azione di controllo da parte dei carabinieri del Nas nelle strutture socio-sanitarie abruzzesi, volta a far emergere casi di abusivismo sanitario e situazioni di abbandono, in difesa delle fasce più deboli, come gli anziani.

Dall’inizio del 2018 sono state scoperte in Abruzzo dai Nas ben sedici strutture abusive o gravemente carenti. Sette nel Chietino, cinque nell’Aquilano, due nel Teramano e due nel Pescarese.