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Teramo, Pasqua senza stipendi alla casa di riposo De Benedictis. La denuncia dei sindacati

Teramo, Pasqua senza stipendi alla casa di riposo De Benedictis. La denuncia dei sindacati

TERAMO, 30 marzo – Pasqua senza stipendi per i lavoratori della casa di riposo De Benedictis di Teramo. La denuncia arriva da Cgil e Cisl che in una nota sottolineano come questa situazione non sia altro che il frutto di  un mix tra “un consiglio di amministrazione che non riesce a conciliare prospettiva e quotidianità nella gestione dei servizi alla persona che sono in capo della Asp n. 1 e l’interessamento episodico della politica regionale, che non ha mai affrontato in questi mesi con determinazione le problematiche relative alla gestione dei servizi alla persona”.

“Le operatrici e gli operatori dei servizi sanitari, sociali e complementari, alberghieri della De Benedictis, trascorreranno la Pasqua senza stipendio – scrivono Pancrazio Cordone e Fabio Benintendi, della Fp Cgil e della Cisl – I tempi di pagamento da parte della Asp n. 1 ai privati che gestiscono i servizi alla De Benedictis, come nelle altre strutture che si trova a gestire, registrano ritardi che metterebbero a dura prova anche un istituto di credito. Ci chiediamo: è possibile che gli amministratori e con essi la politica di cui sono espressione, non riescano a comprendere l’importanza sociale, e perché no, economica del far funzionare i servizi alla persona?”

Per i sindacati ad oggi, nonostante i tavoli promossi in Prefettura e Regione e gli incontri chiesti al presidente della Asp n. 1, nessuno dei componenti l’assemblea dei portatori di interesse, “i cui componenti sono espressione della Regione Abruzzo, della Curia vescovile, della Provincia Teramo, del Comune di Teramo e di diversi altri comuni”, avrebbero mai manifestato interesse per le vicende dei lavoratori.

“Nell’augurare una buona Pasqua agli ospiti della De Benedictis e alle loro famiglie a cui non verrà mai meno la cura e la professionalità dei dipendenti degli appalti della casa di riposo – concludono i sindacati – annunciamo fin da oggi che sarà una primavera di lotta per il rispetto dei diritti delle lavoratrici e lavoratori degli appalti della Asp n. 1.”

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