Palermo-Pescara 1-1, Pillon resuscita il Delfino. Brugman sbaglia il rigore della vittoria
PALERMO, 7 aprile – Alla fine è il Pescara a dover recriminare. In Sicilia, contro la terza in classifica, i biancazzurri sono protagonisti di un grande secondo tempo. Solo gli errori di Brugman su rigore e di Pettinari a due passi dal portiere, negano la vittoria al Delfino. C’è da essere soddisfatti. La squadra appare rivitalizzata dalla cura Pillon e un punto fa comunque morale e classifica. Serve più cattiveria sotto porta, ma la strada è quella giusta.
Pillon, in Sicilia, ripropone un 4-3-3 di zemaniana memoria, affidandosi a Coda e Fornasier al centro della difesa, Crescenzi e Fiamozzi terzini. A metà campo Coulibaly, Brugman e Valzania. Tridente offensivo formato da Pettinari, Mancuso e Capone.
PRIMO TEMPO
Fasi di studio nei primi minuti, con le due squadre che provano a manovrare, stando attente a non prestare il fianco alle offensive avversarie. Il Pescara si fa preferire sul piano del palleggio, senza però riuscire a trovare i varchi giusti per impensierire la difesa di casa. Al 7′ ci prova La Gumina di testa, ma la sua conclusione è completamente fuori misura.
Risponde il Pescara, al 9′, con una gran botta di Brugman da trenta metri: Pomini respinge. Tre minuti splendido calcio di punizione di Coronado, con la palla che sfiora la traversa. Brividi per Fiorillo. Al 14′ si addormenta la difesa del Pescara, ne approfitta Coronado che affonda sulla sinistra, entra in area, ma la retroguardia biancazzurra si salva come può. Male Fornasier nei primi minuti.
Coronado svaria su entrambe le fasce e affonda come una lama nel burro della difesa biancazzurra. Al 19′ Fiorillo salva in uscita su una splendida giocata del brasiliano. Poco dopo si fa ammonire Coda per un brutto fallo a metà campo.
Al 24′ il Palermo passa in vantaggio, proprio con Coronado, che si beve Coulibaly e Fiamozzi sulla sinistra, e con un colpo da biliardo trova l’angolino alla sinistra di Fiorillo. Grande numero del giocatore rosanero. Al 34′ Pettinari approfitta di un errore in uscita del Palermo, lavora un buon pallone al limite dell’area, ma il suo rasoterra fa la barba al palo.
Cinque minuti dopo, sugli sviluppi di un’azione insistita di Capone sulla sinistra, il Pescara trova il pari con Valzania, che riceve il pallone al limite dell’area e lascia partire un tiro, sporcato da Chochev, che si insacca alle spalle di Pomini.
Palermo pericoloso, nei minuti finali, con le incursioni di Coronado e Jajalo, che attaccano sempre sul lato dove agisce Fiamozzi, apparso in grande difficoltà nella prima frazione di gioco. Si va al riposo con il risultato di parità, che a conti fatti rispecchia l’andamento della gara.
SECONDO TEMPO
Nella ripresa il Palermo preme subito sull’acceleratore e nei primi due minuti si rende pericoloso prima con Chochev e poi con La Gumina, che di testa, solo davanti a Fiorillo, conclude debolmente. Al 3′ è Brugman ad avere una ghiotta occasione dal limite dall’area, ma angola troppo e la palla finisce fuori.
Al 6′ il Pescara sciupa un’altra clamorosa opportunità, in superiorità numerica, con una ripartenza ispirata da Coulibaly: Brugman serve Mancuso sulla destra, ma l’attaccante ex Samb spedisce al lato. Prendono campo gli ospiti, che attaccano ancora con Fiamozzi e Mancuso, mettendo in difficoltà i difensori rosanero. Al 14′ si divora un gol fatto Pettinari, che sugli sviluppi di una mischia si ritrova da solo, a due passi da Pomini, con il pallone tra i piedi e manda clamorosamente alto. Errore gravissimo dell’attaccante biancazzurro.
I siciliani, che in chiave promozione hanno bisogno dei tre punti, sono costretti a rischiare qualcosa. Il Pescara però non sta a guardare, controlla bene e riparte pericolosamente. Torna a farsi vedere il Palermo con La Gumina, al 16′, ma il suo tiro viene murato dagli avversari. Con il passare dei minuti i ritmi si abbassano e il risultato non si sblocca.
Intorno alla mezz’ora Pillon sostituisce Coulibaly con Machin. Cambio decisamente offensivo. Un segnale alla squadra per provare a vincere la partita. Al 32′ calcio di rigore per il Pescara, per fallo in area su Mancuso: va Brugman sul dischetto, ma il capitano biancazzurro si lascia ipnotizzare da Pomini concludendo centralmente. Errore fatale, che al termine della stagione potrebbe costare carissimo.
I biancazzurri reagiscono con rabbia e riprendono ad attaccare. La squadra di Pillon meriterebbe di più. Ottimo secondo tempo, vanificato soltanto dagli errori sotto porta. Al 38′ gran botta di Machin dalla distanza su punizione, ma Pomini c’è. In pieno recupero il Palermo sfiora la vittoria con Moreo, complice un’uscita non impeccabile di Fiorillo, ma Crescenzi salva sulla linea. Sarebbe stata una beffa, decisamente immeritata.
Sono due punti persi per il Pescara, ma i segnali sono incoraggianti. Nella prossima gara, contro il Bari, occorrerà ripartire da qui.
Palermo: Pomini, Rajkovic, Struna, Dawidowicz, Rispoli, Chochev (12’st Gnahorè), Jajalo, Aleesami, La Gumina, Nestorovski (41’st Moreo), Coronado (32’st Trajkowski). A disposizione: Maniero, Posavec, Accardi, Rolando, Bvalogh, Firdilino, Fiore, Szyminski, Murawski. All. Bruno Tedino
Pescara: Fiorillo, Crescenzi, Fornasier, Coda, Fiamozzi, Coulibaly (31’st Machin), Brugman, Valzania, Mancuso (41′ st Balzano), Pettinari (36′ st Cocco), Capone. A disposizione: Savelloni, Yamga, Falco, Bunino, Elizalde, Perrotta, Gravillon, Cappelluzzo, Baez. All. Giuseppe Pillon
ARBITRO: Fabio Piscopo di Imperia
RETI: 24′ Coroando (PA), 39′ Valzania (PE)
CORNER: 6-3 per il Palermo
AMMONITI: Coda (PE), Jajalo (PA)
SPETTATORI: 11.234