Spogliatoi dell’Adriatico, Pillon: “Questi ragazzi hanno cuore”. Grosso: “Meritavamo di vincere”
PESCARA, 14 aprile – Umori opposti, negli spogliatoi dell’Adriatico, al termine di Pescara-Bari. Soddisfatto Bepi Pillon, mentre mastica amaro Fabio Grosso.
Il tecnico del Pescara dice:
“C’è stata una grande risposta di carattere, perché andare sotto di due gol in casa non è facile. Abbiamo buttato via i primi 20 minuti, quando siamo stati troppo bassi, anche se abbiamo avuto comunque delle occasioni con Capone e Valzania. Peraltro c’era un rigore netto su Coulibaly e il Bari ha raddoppiato su un’azione viziata da un chiaro fallo su Coda che si è anche fatto male ed è dovuto uscire. Però siamo rientrati in campo con lo spirito giusto e siamo riusciti a rimediare, raggiungendo il pareggio con un uomo in meno. Questo significa che i ragazzi hanno cuore. Devo ringraziare anche il pubblico che ci ha sostenuti fino alla fine”.
Sulla rissa che è scoppiata al termine della gara, l’allenatore dei biancazzurri spiega:
“Non ho capito i motivi della rissa, anche perché i motivi per lamentarci li avevamo noi. Oltre agli episodi di Coda e Coulibaly, loro hanno aperto il sopracciglio a Campagnaro, che poi è stato espulso per un fallo di gioco normalissimo”.
Infine sui singoli:
“Coda fino all’infortunio ha fatto il suo. Coulibaly aveva giocato bene a Palermo, può capitare di giocare meno bene come oggi, ma l’importante è riprendere a lavorare bene e mettersi a disposizione. Machin e Falco quando sono entrati hanno fatto benissimo. Ero in dubbio se schierargli dall’inizio. Falco è un giocatore che cambia le partite. Campagnaro è preziosissimo per la sua esperienza e per la sua voglia di guidare la squadra, e mi dispiace non poterlo avere martedì a Vercelli”.
Sul fronte opposto il tecnico del Bari, il pescarese Fabio Grosso, che al termine della gara è stato il primo a correre verso l’arbitro per esporre le proprie rimostranze, prova a stemperare i toni:
“Sono cose accadono nei minuti finali. Non mi piace parlare di questi episodi, però secondo me la gestione finale poteva essere un po’ diversa, anche se certamente non ha inciso sul risultato”.
E sugli episodi delle scritte sotto casa della sua famiglia alla vigilia della gara e dell’aggressione avvenuta in mattinata, sul lungomare di Pescara, contro alcuni membri dello staff del Bari, l’allenatore dei biancorossi dice:
“Mi dispiace per quanto accaduto, sono episodi che macchiano l’immagine di una città che non lo merita. Per il resto sono sempre contento di tornare a Pescara, è la mia città, ci vivo da tanti anni e non sarà certo la superficialità di qualcuno a cambiare il mio giudizio”.
Sulla partita:
“Oggi la squadra ha disputato un’ottima partita. Nel primo tempo siamo stati padroni del campo. Sapevamo di affrontare un avversario ostico, con molte qualità e che la scorsa settimana aveva messo sotto il Palermo. Nel secondo tempo abbiamo commesso un errore che ha riaperto la partita. Poi hanno avuto occasioni loro per pareggiare e noi per segnare il terzo gol. Sul finale abbiamo commesso un’altra ingenuità che ci ha negato tre punti che a conti fatti sarebbero stati meritati. Comunque sia, quando non è possibile prendere tre punti, va bene anche un pareggio. E’ un peccato perchè con una vittoria ci saremmo potuti avvicinare al secondo posto”.