Lanciano, inaugurato in ospedale lo sportello antiviolenza del Rotary
LANCIANO, 6 maggio – “A volte pensiamo che anche uno schiaffo sia un gesto d’amore, perché lui ci ama e, quindi, ha il diritto di darci uno schiaffo. Magari, poverino, è andato su tutte le furie perché mi ama troppo. Ma chi ama troppo non alza mai le mani per dare schiaffi, bensì per una carezza“. Sono state le parole di Carla Caiazzo, la donna di Pozzuoli data alle fiamme dal suo ex all’ottavo mese di gravidanza, ad aprire ieri mattina l’appuntamento con l’inaugurazione del nuovo sportello ‘Senza Violenza’ dell’ospedale di Lanciano, realizzato grazie alla collaborazione tra il Rotary Club, la Asl Lanciano-Vasto-Chieti e l’associazione di promozione sociale “Donn.è”. Uno sportello che vuol essere un luogo di ascolto e accoglienza, pubblico e gratuito, per le donne e i minori vittime di violenza in tutte le sue forme.
L’obiettivo è quello di garantire alle donne ascolto, aiuto, informazioni e sostegno per uscire da situazioni di violenza fisica, psicologica, economica, sessuale, di molestie o stalking, nella massima riservatezza e anonimato. Ai minori sarà offerta anche assistenza mirata per contrastare i fenomeni del bullismo e del cyberbullismo.
Lo sportello sarà aperto il martedì dalle ore 16.30 alle 18.30 e il giovedì dalle 9.00 alle 12.00 nella stanza 10 al primo piano della palazzina 16, nell’area della Cittadella del volontariato. Il primo contatto potrà avvenire anche telefonicamente allo 0872.706517 o via Facebook (cercando la pagina di DONN-è) o via e-mail a senzaviolenzalanciano@gmail. com.
A inaugurare il nuovo servizio, insieme a Carla Caiazzo, anche l’assessore regionale alla programmazione sanitaria, Silvio Paolucci, il direttore generale della Asl, Pasquale Flacco, la presidente del Rotary Club Lanciano, Licia Caprara, e il governatore del Distretto 2090 Rotary Abruzzo Marche Molise Umbria, Valerio Borzacchini, nonché Felicia Zulli per il Centro antiviolenza Dafne di Lanciano, Francesca Di Muzio per l’associazione Donn.è e l’assessore alle pari opportunità del Comune di Lanciano, Dora Bendotti.
A margine dei lavori di inaugurazione, pur non volendo commentare direttamente la vicenda del proiettile ricevuto ieri in una busta a lui indirizzata “da uno squinternato“, come lo ha definito Paolucci, l’assessore ha voluto dare una lettura ‘al contrario’ dell’episodio:
“Chiunque rivesta un ruolo di responsabilità – ha detto Paolucci – ha il dovere di utilizzare un linguaggio più appropriato, per sostantivi e per aggettivi. Non perché da lì traggono ovviamente pazzia alcuni imbecilli, ma perché invece da un linguaggio più appropriato può emergere un senso di responsabilità ulteriore che può fare argine a certi comportamenti”.