ATRI, 24 maggio – Nuova risonanza magnetica per per il San Liberatore di Atri, con la relativa delibera per l’acquisti dell’apparecchiatura firmata proprio due giorni fa dalla Asl di Teramo. Machinario che andrà ad affiancare un altro ‘gioiello tecnologico’ già acquistato e in fase di montaggio: un nuovo mammografo digitale di ultima generazione, in grado di produrre immagini di altissima qualità e che sarà pienamente operativo già a partire dai primi giorni di giugno.

“Si tratta di investimenti importanti, testimoni della crescita dell’ospedale atriano – commenta il consigliere regionale Luciano Monticelli – Scegliendo, infatti, di dotare il nosocomio di nuove strumentazioni, la Asl si propone di rispondere a un’utenza che è in evidente crescita e che fa del San Liberatore un punto di riferimento della sanità locale”.

A dimostrare la crescita del nosocomio atriano, per Monticelli, i dati relativi  a ricoveri, prestazioni ambulatoriali ed interventi che hanno caratterizzato l’ospedale della città ducale nel primo trimestre del 2018. Dati che hanno registrato un notevole incremento, a partire dagli interventi, che sono cresciuti del 40 per cento. Stesso discorso per i ricoveri, pari a 516 in più rispetto al primo trimestre del 2017 (con un incremento percentuale del 30 per cento).

“Ma non è tutto – conclude Monticelli – Le prestazioni ambulatoriali del primo trimestre del 2018 si attestano a 323.076 rispetto alle 29.907 dello scorso anno, con un aumento, tradotto in termini percentuale, del 10 per cento. Crescono, infine, le richieste di esami interni, ulteriore segnale, se ce ne volessero altri, del fatto che sale il numero di ricoveri in un ospedale dove, dunque, a dispetto di chi diceva il contrario si lavora e molto. Un ringraziamento per tutto questo va ovviamente al direttore generale della Asl di Teramo Roberto Fagnano, al direttore sanitario Maria Mattucci e al direttore amministrativo Maurizio Di Giosia”.