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Teramo, un piano per le frazioni. La proposta di D’Alberto per la ex scuola Carlo Febbo

Teramo, un piano per le frazioni. La proposta di D’Alberto per la ex scuola Carlo Febbo

TERAMO, 23 maggio – Riconnettere le frazioni al nucleo urbano, ripensandone lo sviluppo e mettendo in campo, anche attraverso il confronto con la Regione per i relativi finanziamenti, una nuova progettualità di trasporto pubblico. E’ questa una delle priorità del candidato sindaco Gianguido D’Alberto che in questi giorni, negli incontri con quartieri e frazioni, sta toccando con mano lo stato di abbandono in cui versano molti territori.

“Le frazioni, così come la periferia, sono tornate anche in questa campagna elettorale ad essere terra per la ricerca di voti. Eppure, nel corso degli anni, sono state sistematicamente dimenticate ed abbandonate – sottolinea D’Alberto – Oggi è necessario più che mai riconnetterle al nucleo più propriamente urbano e dotarle di nuovi servizi sociali e amministrativi, di luoghi istituzionali e civili di socialità e interlocuzione. Occorre avere una visione d’assieme del territorio comunale la cui ampiezza ed eterogeneità costituiscono un elemento di ricchezza ambientale ed economica”.

Tra le frazioni dove in questi anni si è avvertita di più la totale assenza di qualsiasi programmazione c’è proprio quella di San Nicolò, la più popolosa del comune di Teramo, dove emblematica per il candidato sindaco è la situazione di degrado in cui ancora oggi versa la ex scuola Carlo Febbo, chiusa ormai 9 anni fa e che rappresenta un vero e proprio sfregio al territorio. E proprio il futuro della struttura è uno dei temi sui quali D’Alberto è intervenuto più volte nel corso degli anni, dai banchi dell’opposizione, con proposte costruttive sempre ignorate dalle precedenti amministrazioni. E che oggi torna a mettere al centro del dibattito politico, anche alla luce delle passerelle, nella frazione, dei vari candidati a sindaco e consiglieri delle diverse coalizioni. Gli stessi che hanno sempre fatto finta di non vedere i problemi lamentati dai residenti.

“E’ una vergogna che a causa della totale inerzia delle amministrazioni di centrodestra e dell’assoluta noncuranza verso un edificio strategico per la frazione di San Nicolò il Comune abbia perso i relativi finanziamenti – sottolinea D’Alberto – Per la sua riqualificazione erano infatti disponibili 550mila euro, che sono sfumati a causa del mancato avvio dei lavori che, dopo una serie di proroghe concesse dalla Regione, sarebbero dovuti partire nel 2013. Oggi, a distanza di 9 anni dalla sua chiusura, l’ex edificio scolastico continua a versare in una situazione di totale degrado, con numerosi rischi igienico-sanitari”.

Ua situazione inconcepibile per D’Alberto, che sottolinea come il recupero della Carlo Febbo e dell’intera area circostante rappresenti una delle priorità per il territorio di San Nicolò e questo nell’ottica di una più generale riqualificazione complessiva della frazione.

“Tra i nostri primi atti ci sarà proprio l’inserimento del recupero della Carlo Febbo nel piano triennale delle opere pubbliche – assicura il candidato sindaco – Lavoreremo fin da subito per sbloccare e completare la relativa progettazione ed intercettare un finanziamento superiore a quello di 550mila euro che era stato concesso al Comune, e condivideremo con la frazione ogni scelta sul futuro di quei locali”.

Locali che per D’Alberto potrebbero ospitare servizi comunali, un centro di aggregazione per giovani, una sala polivalente, una biblioteca, spazi per le associazioni.

“Va inoltre riqualificata e valorizzata l’area del campetto antistante l’ex edificio scolastico – conclude D’Alberto – destinandola ad area verde pubblica attrezzata per bambini e famiglie. E’ assurdo che una frazione come quella di San Nicolò, la più popolosa del territorio comunale, ancora oggi continui a non godere di uno spazio adibito al gioco e al tempo libero” .

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