Sanità, Forza Italia attacca D’Alfonso: “Male conti e servizi, lo dimostrano le carte”
PESCARA, 4 giugno – Duro affondo dei consiglieri regionali di Forza Italia, Mauro Febbo e Lorenzo Sospiri, che accusano il presidente D’Alfonso e l’assessore Paolucci di avere rappresentato una realtà del sistema sanitario abruzzese completamente opposta rispetto a quella che emerge dall’ultimo verbale del Tavolo di Monitoraggio. “La realtà è che con Chiodi recuperavamo sul fronte del deficit, mentre perdevamo terreno sul fronte dell’offerta sanitaria – attaccano i due esponenti di opposizione – mentre ora perdiamo in deficit e perdiamo terreno sull’offerta sanitaria”.
Febbo e Sospiri mettono in luce:
“I bilanci ufficiali delle quattro Asl abruzzesi, al 31 dicembre 2017, dimostrano che ci troviamo di fronte ad una gestione sanitaria completamente fallimentare. Le Asl, esclusa quella di Teramo, chiudono i loro bilanci con forti perdite, pari a quasi 39 milioni di euro, ma c’è anche qualcosa che non ci convince, visto che dalla relazione effettuata dall’advisor della Regione, Kpmg, inviata alla Corte dei Conti nel dicembre 2017, per il terzo trimestre 2017 emerge un risultato negativo pari a 52,7 milioni di euro. Stranamente, invece, il risultato negativo oggi si ferma a circa 39 milioni”.
I consiglieri di opposizione aggiungono:
“Ai disastrosi risultati di esercizio si aggiunge il verbale del tavolo di Monitoraggio sullo stato di attuazione delle tematiche del Piano di Riqualificazione 2016-2018, in base al quale nessuno degli obiettivi operativi è stato completato”.
Per Febbo e Sospiri, però, è soprattutto la qualità dei servizi ad essere scaduta:
“Allarmano i dati sulla qualità del servizio sanitario, dai quali emerge che l’indice di mobilità passiva, in Abruzzo, è al 16, ovvero il doppio della media italiana ferma all’8,2. Inoltre l’intervallo tra chiamata di emergenza e arrivo del soccorso in Abruzzo è in media di 21 minuti, contro i 18 minuti nazionali. L’operazione della frattura del femore entro 2 giorni, in Abruzzo è al 42% e nel resto d’Italia è in media al 60%. La media nazionale dei tagli cesarei è al 15, mentre in Abruzzo sale al 25,1. Sono cose che, purtroppo, i cittadini abruzzesi toccano con mano ogni giorno”.
Quanto ai cinque nuovi presidi ospedalieri annunciati a Vasto, Lanciano, Sulmona, Avezzano e Giulianova, gli esponenti di Forza Italia affermano:
“Nel verbale del Tavolo e del Comitato di monitoraggio si conferma come, dopo quattro anni di governo, non sarà messo neanche un mattone per i cinque nuovi presidi”.
Infine Febbo e Sospiri si soffermano sul project financing riguardante l’ospedale di Chieti:
“La deliberazione di Giunta del 18 maggio contiene una serie di inutilità e illogicità. Infatti leggiamo che la Regione mette 30 milioni di euro, e che la Asl di Chieti, in 25,5 anni, dovrà accollarsi un canone di oltre 15 milioni l’anno, a fronte del pesante stato economico finanziario della stessa Asl, che nel 2016 ha chiuso con perdite di esercizio di oltre 25 milioni di euro e nel 2017 con perdite di quasi 17 milioni di euro”.
LA REPLICA DI PAOLUCCI
“E’ davvero singolare che nella posizione di Forza Italia si ometta completamente di ricordare il forte innalzamento dei Livelli Essenziali di Assitenza (oggi a 189)”. Lo afferma l’assessore alla programmazione sanitaria Silvio Paolucci, replicando alle critiche sollevate dalla minoranza.
“Per quanto riguarda i nuovi ospedali – continua Paolucci – è certo che faremo partire le gare a breve, tenuto conto che abbiamo dovuto recuperare tutto il terreno perso su investimenti che non avevano trovato alcun canale di finanziamento, nè regionale, nè nazionale durante il governo di Forza Italia. Circa i conti – aggiunge l’assessore – non riesco davvero a comprendere perché siano scontenti del fatto che vadano meglio di quanto previsto dal Piano di riqualificazione: ovvero 9 milioni anziché i 24 previsti e ben lontani dai fantomatici 100 milioni annunciati da loro mesi fa. Anche ai tempi del Governo Chiodi il risultato complessivo era dato dal totale delle risultanze Gsa (il bilancio della sanità della Regione) e il bilancio delle 4 Asl. Insomma – conclude Paolucci – si tratta solo di polemiche senza alcuna sostanza”.