Pescara, i medici di guardia e il M5s protestano davanti alla Regione
PESCARA, 8 giugno – Protesta di una delegazione dei medici di guardia abruzzesi, stamani, davanti alla sede della Regione Abruzzo, a Pescara, contro la decisione di richiedere l’indennità di rischio anche in formula retroattiva. Al fianco dei medici il Movimento 5 Stelle, che “da oltre un anno lotta con loro per chiedere l’abrogazione di quella che è stata definita come la delibera della vergogna”.
“E’ un vecchio trucco – dice il consigliere regionale Domenico Pettinari, vicepresidente della commissione Sanità, affiancato dai tanti medici – quello della politica, che da un lato crea il problema e al momento opportuna fa finta di risolverlo. Pertanto non stupisce l’annuncio fatto ieri dall’assessore Paolucci, spalleggiato da Forza Italia, nel voler presentare una delibera di giunta per sospendere una decisione presa da lui stesso che ha messo in ginocchio centinaia di guardie mediche abruzzesi. Al di là del paradosso, salta subito all’occhio che si tratta di una sospensione e non di un’abrogazione come invece chiediamo da tempo”.
Pettinari ricorda che “a seguito di una semplice richiesta di chiarimenti che la Corte dei Conti ha inviato al Governo D’Alfonso, la Regione, per mano di Paolucci, ha deciso un drastico taglio delle indennità, con effetto addirittura retroattivo, per il personale che opera nel settore. Un atto – sottolinea – che ha causato un debito di quasi 70mila euro per lavoratore. Si tratta di 400 medici di continuità assistenziale, ovvero quel personale che lavora nelle Guardie mediche, aperte tutta la notte e anche nei giorni festivi”.
Secondo il consigliere “stride la paventata proposta di legge che vorrebbe reintrodurre l’indennità, senza però colmare la lacuna creata dalla richiesta retroattiva. Invece di vendere fumo – afferma Pettinari – la Giunta che ha prodotto questo danno dia seguito ad un atto amministrativo che revochi la delibera che ha messo in ginocchio i medici. E non basta approvare una legge lasciando intatta la famigerata Delibera di Giunta per risolvere il problema perché la delibera giuridicamente continuerebbe a produrre i suoi effetti. Solo revocandola e non sospendendola si può risolvere il problema”.