Caccia, Atc Vomano: “Commissariati per una delibera approvata anche da altri ambiti territoriali”
TERAMO, 9 luglio – “Per noi quella delibera interviene su una competenza degli Atc. Per questo abbiamo già chiesto l’intervento della commissione di vigilanza regionale e interesseremo della vicenda anche il presidente del consiglio regionale“. Al presidente dell’Atc Vomano Franco Porrini non va giù la nomina, da parte della Regione Abruzzo, di un commissario ad acta per l’annullamento di una delibera approvata dall’Atc e ritenuta illegittima dagli uffici regionali. E così, in una conferenza stampa appositamente convocata, annuncia la volontà di intraprendere tutte le azioni possibili per far valere le proprie ragioni.
La delibera oggetto del contendere è quella dell’istituzione di una macro area per la caccia al cinghiale fuori dalle aree “vocate” . O, più precisamente, l’estensione di una macro-area in cui è stata ricompresa anche una zona nell’area dei calanchi ad Atri.
“Si tratta di un’area dove si registravano numerosi danni da cinghiale – spiega Porrini – che un anno fa, dopo l’approvazione della relativa delibera del 28 agosto 2017, è stata assegnata ad una squadra con ottimi risultati. Riteniamo strano che l’assessore si ricordi di questa delibera ad un anno dalla sua approvazione. Inoltre ci sono diversi Atc che hanno approvato la stessa delibera, ma il commissario ad acta è stato nominato solo per l’Atc Vomano. Ci chiediamo perché”.
Ritenendo di aver operato nel pieno rispetto della normativa e delle proprie competenze l’Atc ha così deciso di passare al contrattacco:
“Abbiamo già interessato della vicenda la commissione di vigilanza, convocata per il 18 luglio – conclude Porrini – e interesseremo della questione anche il presidente del consiglio regionale. Faremo tutti i passi necessari perché riteniamo di aver agito nel rispetto delle nostre competenze”.