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Pescara, Alessandrini interrogato su scarichi abusivi nel Fosso Vallelunga: “Siamo intervenuti”

Pescara, Alessandrini interrogato su scarichi abusivi nel Fosso Vallelunga: “Siamo intervenuti”

PESCARA, 12 luglio – Respinge ogni addebito il sindaco di Pescara, Marco Alessandrini, indagato per i presunti mancati controlli sugli scarichi abusivi nel Fosso Vallelunga, vicino al confine con Francavilla. Il primo cittadino della città adriatica, questa mattina, è stato interrogato per circa mezz’ora dal procuratore aggiunto Anna Rita Mantini e dal pm Paolo Pompa. “Si fa riferimento ad una serie di episodi rispetto ai quali documentalmente mostriamo che siamo intervenuti – ha detto il sindaco, accompagnato dal legale Vincenzo Di Girolamo, dopo essere stato ascoltato in Procura – tanto che Fosso Vallelunga, su cui si annidano le osservazioni, è uno dei punti meno critici, visto che lo scorso anno si è partiti con il divieto di balneazione e quest’anno no”.

Alessandrini ha aggiunto:

“La situazione di Fosso Vallelunga è legata al fatto che nel 2016 ci sono stati episodi critici, frutto di singole cause di inquinamento che noi abbiamo immediatamente rilevato. Poi se la gente attacca la propria fognatura al tubo delle acque bianche… “.

Sotto la lente della Procura pescarese, che ha aperto l’ inchiesta in seguito ad un esposto, ipotizzando il reato di inquinamento delle acque, il canale di scolo delle acque bianche a Fosso Vallelunga. Secondo l’accusa, un canale inquinante sfocerebbe nel Fosso Vallelunga, che a sua volta si immette in mare, nel tratto di riviera sud della città adriatica vicino al confine con Francavilla. Proprio in quel canale sarebbero avvenuti ripetuti scarichi abusivi, che avrebbero determinato i valori non conformi ai limiti di legge registrati dall’Arta durante i campionamenti, e Alessandrini è indagato per i mancati controlli su quegli scarichi. ”

Il sindaco ha sottolineato:

“Riteniamo di avere fornito ogni idoneo chiarimento, depositando una ponderosa memoria con idonei allegati documentali. Abbiamo fatto presente che il Comune di Pescara non ha una rete fognaria municipale, visto che si è spogliata delle reti fin dal 2005, e abbiamo elencato, con una delibera ricognitiva del 5 luglio, tutto ciò che noi abbiamo fatto sul fronte del ciclo idrico integrato. Non solo il monitoraggio delle acque di balneazione, ma anche una serie di interventi, di cui mi sono reso protagonista insieme ad altri enti, tanto che oggi Ersi mette 31,5 milioni sul sistema depurativo e i lavori, da 12,5 milioni, che triplicano la potenza del depuratore, sono stati consegnati. Anche l’apertura della diga foranea va nella stessa direzione, ovvero quella del miglioramento delle acque di balneazione”.

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