Assunzioni a tempo indeterminato nella scuola abruzzese, lavoro per 786 docenti
PESCARA, 31 luglio – “Il Ministero dell’Istruzione, Università e Ricerca, ha diffuso ieri i dati delle assunzioni a tempo indeterminato programmate per il mese di agosto per il personale docente. Nella scuola abruzzese verranno assunti 786 docenti nei vari ordini e gradi di scuola: il Miur prosegue secondo l’indirizzo assunto negli ultimi anni di assumere i docenti a tempo indeterminato su quasi tutti i posti vacanti. In Abruzzo i posti vacanti sono 806 e sono programmate 786 assunzioni”. Lo afferma la Cisl Scuola Abruzzo Molise, che esprime “soddisfazione” per le “decisioni assunte dal Governo e dal Ministero sul personale docente”.
Il sindacato prosegue comunque “l’opera di denuncia delle estreme necessità per quanto riguarda il personale Ata ed il numero di posti di sostegno. Il Miur – dice il segretario della Cisl Scuola regionale, Davide Desiati – non ha intenzione di assumere su tutti i posti vacanti Ata ed ancor meno di rivedere gli organici delle istituzioni scolastiche che operano con un numero di personale assolutamente inadeguato e con sempre ulteriori compiti trasferiti alle autonomie scolastiche”.
“Il taglio del personale Ata operato a partire dal 2006, pari al 21%, ed il divieto di sostituire il personale assente solo dopo il settimo giorno di assenza – aggiunge – hanno prodotto una difficile gestibilità delle scuole. Per il personale amministrativo si è ormai giunti a carichi di lavoro insostenibili, con un costante trasferimento di compiti alle istituzioni scolastiche”.
“I docenti necessari alla scuola abruzzese sono oltre 2000, in base alle assunzioni fatte annualmente dalla direzione regionale. Verranno stabilizzati solo 69 docenti di sostegno su oltre 2000, con la conseguenza dell’impossibilità di garantire la continuità educativa e didattica proprio sugli alunni che ne hanno maggiormente bisogno. Le assunzioni a tempo indeterminato sono un segnale assolutamente positivo, ma è necessario affrontare tutte le necessità della scuola, sia per tutto il personale, sia per garantire i fondi necessari al funzionamento”, conclude Desiati.