Abruzzo, nuovo ricorso al Tar di Federcaccia sul calendario venatorio
TERAMO, 17 settembre – Federcaccia ricorre nuovamente al Tar contro il calendario venatorio regionale e lo fa, “nonostante i positivi risultati ottenuti con il ricorso ad opponendum dei giorni scorsi, che ha permesso la regolare apertura della stagione di caccia alla terza domenica di settembre” con l’obiettivo di “ripristinare la legalità della formazione del calendario venatorio abruzzese, anche in ottica futura”, come dichiara il presidente regionale dell’associazione Ermano Morelli.
“Con questo ricorso si mira ad ottenere da parte del Tribunale amministrativo il ripristino delle specie cacciabili e dei relativi periodi di caccia. La Regione, infatti, di sua iniziativa, contrariamente a quanto stabilito dalla legge nazionale sulla caccia, che decide le specie cacciabili, ha deciso di propria iniziativa di cancellare alcune specie e di restringere il periodo di caccia per altre – scrive Morelli – Iniziativa che è in totale contrasto con una legge sovrastante, come speriamo accerti il Tar. Nel ricorso di Federcaccia ci sono anche ulteriori aspetti che sono a nostro avviso contrari alla legge e incostituzionali. Ci spiace che l’assessorato alla caccia continui a perseguire una linea politica illegittima”.
Sotto accusa, ancora una volta, l’operato dell’assessore Dino Pepe.
“L’assessore Pepe, che già punta al nuovo piano faunistico venatorio conclude Morelli – non deve dimenticare di seguire la linea politica sulla base di quello esistente che, fino ad approvazione del nuovo, ha valore ed esplica i suoi effetti legali. Le ripetute affermazioni dell’assessore e dei suoi uffici sembrano voler significare l’assenza totale del piano faunistico, cosa che invece non è vera”.