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Lanciano, rapina violenta in casa di una coppia di pensionati. Alla donna tagliato un orecchio

Lanciano, rapina violenta in casa di una coppia di pensionati. Alla donna tagliato un orecchio

LANCIANO,  23 settembre – Ore di terrore, alle prime luci dell’alba, a Lanciano, dove alcuni malviventi armati di coltello sono entrati in una villa nella frazione di Carminiello per mettere a segno una rapina. Rapina sfociata nel sangue con la banda, che ha picchiato e legato la coppia di pensionati e tagliato alla donna il lobo destro dell’orecchio . Le vittime sono Carlo Martelli, 69 anni, chirurgo cardiovascolare in pensione, presidente dell’ associazione onluss Anffas di Lanciano, e la moglie Niva Bazzan.

Illeso il figlio disabile della coppia, risparmiato dai malviventi. Da quanto si apprende la banda, entrata in casa alla ricerca di una cassaforte, si sarebbe dileguata dopo essersi fatta consegnare bancomat e carte di credito. Sul posto gli uomini della squadra mobile della Questura di Chieti, con i due coniugi trasportati in ospedale per le cure del caso.

L’allarme è scattato questa mattina intorno alle 6, quando la coppia  è riuscita a liberarsi e a dare l’allarme dalla villa adiacente del fratello del medico.

“Quanto accaduto la scorsa notte a Lanciano è una barbarie che non ha precedenti nel nostro territorio. La brutale violenza con la quale sono stati colpiti due nostri concittadini, nella propria casa, è indegna di un paese civile e merita la risposta più celere possibile da parte delle forze dell’ordine e degli organi di giustizia – ha detto il sindaco di Lanciano Mario Pupillo, intervenendo sulla vicenda – Ho visitato in ospedale questa mattina Carlo Martelli e la moglie Niva, coppia di coniugi cui sono legato da sentimenti di amicizia e profonda stima, per esprimere loro la solidarietà e la vicinanza di tutta la comunità lancianese, che conosce bene il valore del contributo sociale e professionale che la loro famiglia ha dato e dà alla nostra città. Esprimo ferma condanna per l’incredibile e inaudita efferatezza di cui sono state vittime Carlo e Niva e al contempo totale fiducia negli organi dello Stato preposti a rintracciare e ad assicurare alla giustizia, in tempi rapidi, i responsabili di questa barbarie”.

AGGIORNAMENTO 

Secondo quanto si apprende oltre ai 4 rapinatori che si sono introdotti in casa la polizia non escluderebbe la presenza di un quinto bandito che sarebbe rimasto all’esterno per fare da palo. I malviventi, secondo le prime informazioni, cercavano la  cassaforte e sarebbe stata proprio l’assenza di quest’ultima a far degenerare la situazione e a spingere i banditi ad accanirsi sulla padrona di casa alla quale, secondo la testimonianza resa dalle stese vittime, il lobo dell’orecchio sarebbe stato mozzato con una specie di piccola roncola con il manico di legno che i banditi avrebbero trovato nella taverna sottostante l’abitazione.

Gli stessi banditi, dopo essersi impossessati di bancomat e carte di credito, poi restituiti, avrebbero preso l’auto della donna recandosi in una filiale della Bnl per effettuare un prelievo.  I coniugi sono stati tenuti in ostaggio per due ore durante le quali uno di loro sarebbe rimasto con Martelli e la moglie, mentre gli altri tre andavano a prelevare allo sportello.

LA PAURA

“Ero convinto che ci avrebbero ammazzato tutti e due perché ormai, con il sequestro, la violenza…ero certo che sarebbe successo il peggio. – racconta al Tg1 Carlo Martelli – sono stato sbattuto a terra e poi legato mani e piedi, tipo incaprettatura. Nel frattempo mia moglie è stata presa e l’hanno legata. Uno solo parlava e diceva: ‘O ci dite dov’è la cassaforte o taglio sua moglie a pezzetti. A ogni domanda mi mollava un pugno. Quando hanno tagliato un pezzo di orecchio a mia moglie non ho capito più niente”.

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