Rapina in villa a Lanciano, il procuratore: “Gravi indizi di colpevolezza a carico dei tre fermati”
LANCIANO, 27 settembre – Si è tenuta nella mattinata di oggi, a Lanciano, la conferenza stampa degli inquirenti, in merito agli arresti per la rapina in villa compiuta domenica scorsa nella città frentana. Ieri sono state fermate tre persone, ritenute responsabili della rapina, nel corso della quale sono stati massacrati, a calci e pugni, i coniugi Carlo Martelli e Niva Bazzan, con la donna che ha subito anche il taglio del lobo dell’orecchio.
In manette sono finiti tre romeni: Costantin Aurel Turlica, di 22 anni, Ion Cosmin Turlica, di 20 anni e Aurel Ruset di 25 anni. I tre sono in stato di fermo, in attesa della convalida del gip, e sono accusati di rapina pluriaggravata, lesioni gravissime, sequestro di persona e porto abusivo di armi. E’ braccato, intanto, il quarto uomo, che secondo quanto riferito da Alfredo Fabbrocini, primo dirigente dello Sco della Polizia, durante la conferenza stampa, “certamente non è pugliese”, come era stato ipotizzato dalle vittime di altre rapine commesse nella zona. Fabbrocini ha sottolineato che “peraltro i tre fermati parlano benissimo italiano”, lasciando intendere che il quarto componente del gruppo possa essere anche lui romeno, ma senza affermarlo con certezza. Inoltre ha smentito il coinvolgimento di una donna.
Gli inquirenti, nel corso della conferenza stampa, hanno inoltre spiegato che i tre delinquevano stabilmente nel territorio e non erano arrivati occasionalmente da fuori. Per il momento non è stata riscontrata alcuna correlazione con le altre rapine compiute nella zona, semplicemente perché la polizia non ha ancora avuto modo di incrociare le risultanze dei diversi casi.
I tre erano comunque tenuti sotto osservazione dalle forze dell’ordine, poiché era noto che delinquevano da tempo, in maniera costante, compiendo soprattutto furti con scasso. Erano già stati segnalati dai carabinieri di Lanciano e sorpresi nella zona di Francavilla con attrezzi da scasso. Conducevano una doppia vita, lavorando anche come manovali e muratori.
Nel corso della rapina di domenica scorsa i malviventi si sono appropriati, complessivamente, di una cifra pari a 1.950 euro. Sono stati individuati per i movimenti compiuti con le auto e per i riscontri ottenuti sulle celle telefoniche. Ora si cerca attivamente la quarta persona, che le forze dell’ordine ritengono di potere assicurare in tempi brevi alla giustizia.
Mirvana Di Serio, procuratore capo di Lanciano, ha affermato:
“Nei loro confronti sussistono gravi indizi di colpevolezza. Il fermo si è reso necessario perché si stavano dando alla fuga, avevano abbandonato l’abitazione a loro disposizione, l’avevano ripulita e si stavano allontanando con tutti i loro oggetti personali”.
Poi un riconoscimento al lavoro svolto dalle forze dell’ordine:
“Mi preme evidenziare che è stato svolto questo lavoro in soli quattro giorni: la rapina è stata commessa domenica mattina. Si è arrivati a questo risultato grazie al lavoro assiduo e alla piena collaborazione tra carabinieri e polizia”.
Il sindaco di Lanciano, Mario Pupillo, in una nota ha dichiarato:
“Esprimo a nome della comunità Lancianese orgoglio e gratitudine per il lavoro delle forze dell’ordine e degli inquirenti che ha permesso di assicurare in tempi rapidissimi alla giustizia i presunti responsabili dell’efferata rapina ai danni dei coniugi Martelli. Rinnovando la totale fiducia negli organi dello Stato, rivolgo un sincero e sentito ringraziamento alle forze dell’ordine impegnate nella persona del Prefetto di Chieti Antonio Corona e alla Procura della Repubblica di Lanciano nella persona del Procuratore capo dottoressa Mirvana Di Serio”.