Pescara, Carrozzine Determinate contro il Comune: “Vuole far cassa sui disabili”
PESCARA, 15 ottobre – “Il Comune di Pescara vuole fare cassa con le persone con gravi disabilità”. Lo denuncia l’associazione Carrozzine Determinate Abruzzo, secondo cui “nella nuova organizzazione dei parcheggi nell’area di risulta l’amministrazione comunale non dimostra alcun tipo di empatia e per gentile concessione decide che i disabili debbano pagare la metà della quota di parcheggio, ad eccezione dei pochissimi posti riservati previsti dalla legge”.
Ricordando la ‘passeggiata empatica’ del 14 gennaio 2015, cui parteciparono sindaco, assessori e consiglieri comunali, il presidente dell’associazione, Claudio Ferrante, sottolinea che “evidentemente i politici del Comune di Pescara predicano bene e razzolano male in tema di disabilità”.
“Nessuna realizzazione del piano per l’abbattimento delle barriere architettoniche – osserva – che la legge impone da ben 32 anni e più volte richiesto e promesso. Adesso l’imposizione di tariffe sulla disabilità grave, su persone che non possono utilizzare mezzi alternativi di trasporto come bici o autobus per gli spostamenti. Qualcuno forse dimentica che un disabile grave, privo di capacità lavorativa, percepisce 282,55 euro mensili , che la disabilità è il primo motivo di impoverimento dell’individuo”.
“Il Comune di Pescara, grazie ad una grande battaglia di Carrozzine Determinate – aggiunge Ferrante – ha approvato in Consiglio comunale l’adesione alla convenzione Onu sui diritti delle persone con disabilità, recependo pertanto principi di fondamentale importanza per la vita del cittadino con disabilità. Eppure è uno dei pochi comuni italiani a non avere adottato l’ordinanza di esenzione dal pagamento dei parcheggi per disabili in tutto il territorio comunale come previsto dalla legge”.