Rapina a villa Cieri, i tre bosniaci chiedono di patteggiare
PESCARA, 7 novembre – Patteggeranno quattro anni ciascuno i tre bosniaci che il 6 febbraio scorso, a Pescara, rapinarono la villa dell’imprenditrice Lucia Cieri, da quarant’anni alla guida dell’Istituto Pitagora, picchiando violentemente il figlio Mauro Canta. I quattro sono accusati di rapina aggravata e lesioni.
Il pm Rosaria Vecchi, ha prestato il suo consenso e il prossimo 18 dicembre sarà il gip Gianluca Sarandrea a decidere se accettare le richieste degli avvocati Antonio Gugliotta, che assiste Satomi Hadzovic e Ramo Mujkic, e Giancarlo De Marco, che difende Sevko Ramovic. Alla rapina ha preso parte anche una quarta persona, rispetto alla quale si procede separatamente.
I quattro fecero irruzione nella villa, nella zona dei Colli, intorno alle 8 del mattino. Dopo avere tappato la bocca alla madre e picchiato violentemente il figlio, armati di cacciavite minacciarono di morte entrambi, facendosi consegnare danaro, gioielli e altri oggetti di valore.