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Pescara: uccise il vicino, non era pienamente capace di intendere e di volere

Pescara: uccise il vicino, non era pienamente capace di intendere e di volere

PESCARA, 4 dicembre – Non era pienamente capace di intendere e di volere Roberto Mucciante, l’uomo che nello scorso aprile uccise a coltellate il vicino di casa, Salvatore Russo.

“Al momento del fatto era affetto da una patologia psichiatrica che ne ha compromesso grandemente la capacità di autodeterminarsi”: sottolinea  il professor Massimo Di Giannantonio, docente di Psichiatria alla facoltà di Medicina dell’Università D’Annunzio di Chieti-Pescara, nella perizia effettuata, su incarico del gip del Tribunale di Pescara Antonella Di Carlo.

Il consulente del gip ha inoltre accertato che attualmente Mucciante “non presenta quelle caratteristiche psichiche che lo rendano pericoloso socialmente” e che “è in grado di partecipare coscientemente al processo”.

Mucciante, che ha confessato il delitto, è accusato dell’omicidio del vicino con l’aggravante dei futili motivi “perché disturbato dai rumori a suo dire provenienti dall’appartamento in uso alla parte offesa e ai suoi familiari”.

L’omicidio è avvenuto il 25 aprile scorso, nel garage del palazzo dove vivevano Mucciante e Russo, rispettivamente al primo e al secondo piano, all’angolo tra via del Circuito e via Pian delle Mele.

La perizia sarà discussa nel corso dell’incidente probatorio fissato per il prossimo 6 dicembre.

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