Vertenza Cerella, Tua può procedere ad aumento capitale
PESCARA, 17 dicembre – Vertenza Cerella verso una schiarita. La Giunta regionale ha approvato una delibera che mette Tua, che detiene il 51 per cento della società Cerella, nelle condizioni di procedere all’aumento di capitale in dei prossimi consigli di amministrazione.
Lo ha comunicato il presidente vicario della Giunta regionale, Giovanni Lolli, affiancato dal consigliere delegato ai Trasporti, Maurizio Di Nicola, al termine dell’incontro di questa mattina, a Pescara, in Regione, con le rappresentanze sindacali e con una delegazione di lavoratori della società di trasporto vastese.
“Si tratta – ha spiegato Lolli – di una proposta che dovrà essere negoziata con gli altri soci privati ma che è stata motivata da ragioni sociali legate da un lato al rischio di interruzione di un servizio essenziale e dall’altro alla difficile situazione in cui si verrebbero a trovare i lavoratori”.
Inoltre, Lolli ha ribadito che se la Regione non avesse deciso di intervenire con uno stanziamento di risorse in favore di Tua, la società Cerella sarebbe sicuramente fallita. Circostanza che, secondo quanto ha riferito lo steso Lolli, avrebbe determinato per le casse regionali un danno erariale maggiore in quanto la Regione risulta creditrice, al pari di Tua, nei confronti della società Cerella di una somma rilevante.
“Non siamo solo di fronte alla necessità di garantire dei diritti a dei lavoratori che rischiano di andare a casa senza stipendio ma anche di fronte all’esigenza di garantire un servizio che non si può interrompere anche perchè riguarda un territorio particolare – ha affermato Lolli -. E’ un dato di fatto che il contributo economico elargito nei confronti di questa azienda di trasporto in termini di sostegno al trasporto pubblico locale (Tpl), è il più basso in assoluto ma questo aspetto – ha chiarito il presidente vicario – va rivisto all’interno di un contesto tecnico che dovrà riguardare l’intero segmento. La vicenda giudiziaria farà il suo corso – ha Lolli – ma intanto abbiamo deciso di legare questa nostra iniziativa alla richiesta di un piano industriale che chiarisca bene quali siano le prospettive dell’azienda che, comunque, è sana ed in grado di stare a pieno titolo sul mercato”.