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Hotel Rigopiano, ex sindaco De Vico: “Ecco perché non convocai mai la Commissione valanghe”

Hotel Rigopiano, ex sindaco De Vico: “Ecco perché non convocai mai la Commissione valanghe”

PESCARA, 14 gennaio – Ultima giornata di interrogatoria, nell’ambito dell’inchiesta madre sul disastro dell’Hotel Rigopiano, oggi pomeriggio a Pescara. In procura è comparso Antonio De Vico, sindaco di Farindola (Pescara) dal 2009 al 2014. “Siamo venuti per dimostrare che non dicevo bugie sul fatto che la Commissione valanghe, da me peraltro istituita, non era più stata convocata proprio per la mancanza di emergenze – ha detto De Vico -. I carabinieri forestali hanno prodotto tre fax, risalenti ad un periodo compreso tra il 2010 e il 2013, con i quali sono state diramate segnalazioni di rischio valanghe 2 e 3, ma non di rischio 4, ovvero di emergenza, come poi sarebbe accaduto soltanto nel gennaio del 2017”.

De Vico ha aggiunto:

“Non ci fu convocazione della Commissione valanghe perchè non ce n’era bisogno. La stessa prefettura esortava a valutare l’opportunità di convocare la Commissione valanghe, quindi non c’era nessun obbligo, per me o per chi mi è succeduto, di istituire la commissione”.

L’avvocato Raffaella De Vico, che assiste l’ex sindaco, ha sottolineato:

“La Commissione era convocabile in qualsiasi momento ed esisteva perchè lui virtuosamente l’aveva creata esercitando una facoltà. Non esisteva alcun obbligo di istituirla quando lui l’ha creata, quindi non c’era un obbligo sulla base del quale creare una posizione di garanzia rispetto alla quale si possano individuare delle omissioni”.

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