Parto indolore e fecondazione assistita i due nuovi servizi della Asl dell’Aquila
L’AQUILA, 6 marzo – All’ospedale dell’Aquila, entro fine marzo, verranno avviate due nuove prestazioni: la procreazione medicalmente assistita e il parto indolore. Il parto indolore, dopo l’Aquila, verrà introdotto gradualmente in tutti gli ospedali della Asl.
Il medico incaricato di effettuare i trattamenti per la procreazione assistita sarà il dr. Franco Lisi che prenderà servizio il 15 marzo prossimo (affiancato dalla biologa Carla Tatone e dai professori Sandro e Felice Francavilla, andrologi). Lisi, che per la procreazione assistita ha diretto diversi centri nella sanità privata, nel 1990 ha fatto parte dell’équipe diretta dal prof. Simon Fishel che ottenne la prima gravidanza al mondo iniettando uno spermatozoo in un ovocita con micromanipolatore.
Sarà la Asl a comunicare alle utenti come fare, quando e chi chiamare per prendere appuntamento. Si tratterà di una ripresa graduale dell’attività della fecondazione in vitro, sospesa dopo il terremoto che colpì la città. Le coppie con problema di infertilità (in Italia una su quattro) potranno quindi rivolgersi all’ospedale San Salvatore che erogherà la prestazione in base ai Lea (livelli essenziali di assistenza). Per usufruirne si pagherà un ticket di circa 500 euro (il restante costo della prestazione è a carico della Regione).
L’Aquila offrirà il servizio articolandolo su 2 livelli che comprendono l’inseminazione intrauterina e la fecondazione in vitro. Il trattamento per la fecondazione medicalmente assistita avverrà esclusivamente in regime ambulatoriale.
La partoanalgesia (parto indolore) verrà attuata in due momenti: il 18 marzo comincerà a funzionare lo specifico ambulatorio ed entro il mese corrente ci saranno i primi parti senza sofferenza.
L’attività ambulatoriale svolgerà un ruolo preliminare al parto e si occuperà della parte clinica e di quella burocratica.
Il parto indolore sarà assicurato dal reparto di anestesia e rianimazione, diretto dal prof. Franco Marinangeli, in stretta collaborazione con i reparti di ostetricia e neonatologia. In questa prima fase di ‘rodaggio’ il parto senza dolore verrà assicurato solo nelle ore diurne e nei giorni feriali; in un secondo momento, dopo che l’intera organizzazione si sarà consolidata, coprirà l’intera giornata.
25 gli operatori, tra anestesisti, ostetriche e ginecologi, che hanno seguito corsi di formazione ad hoc.