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Sgominato clan mafioso attivo anche in Abruzzo, 10 persone arrestate

Sgominato clan mafioso attivo anche in Abruzzo, 10 persone arrestate

PESCARA, 20 aprile – Sgominata un’organizzazione criminali di stampo mafioso, attive nel traffico di droga, con ramificazioni anche sulla costa abruzzese. Le indagini coordinate dalla Direzione Distrettuale Antimafia di Bari hanno portato agli arresti dieci persone, la metà in carcere e i restanti ai domiciliari, con l’accusa di associazione a delinquere finalizzata al traffico di droga. Le misure cautelari sono state eseguite in mattinata in varie località della Puglia, a Pescara e Francavilla al Mare.

Secondo gli investigatori, infatti, gli indagati agivano tra i territori di Foggia, Manfredonia, Vieste, San Giovanni Rotondo, Pescara e Francavilla. Tre gli abruzzesi coinvolti: Stefano Caldarelli, 37 anni di Pescara, e Andrea Scaglione 25 anni di Atri, che avrebbero gestito la base logistica dell’organizzazione in Abruzzo,  e Christian Serra, 44 anni, di Chieti. Dei tre abruzzesi, Caldarelli è finito in carcere, mentre gli altri due sono ai domiciliari.

Le indagini sono state avviate nel 2017, in seguito ad una serie di omicidi avvenuti nell’ambiente della malavita che operava tra Vieste e San Marco in Lamis, nel Gargano. Le attenzioni degli inquirenti si sono subito concentrate su alcuni personaggi della criminalità locale. In particolare si è scoperto che Claudio Iannoli, 43enne di Monza residente a Vieste, aveva preso in mano le redini del sodalizio criminale dopo l’arresto del boss Girolamo Perna.

Iannoli, sfruttando le sue conoscenze, aveva in breve tempo ampliato il suo raggio d’azione caratterizzato, prevalentemente, da traffico e spaccio di cospicue quantità di stupefacente e in particolare cocaina. Da qui gli accordi con un pregiudicato foggiano, Luciano De Filippo, legato al clan Sinesi-Francavilla, e quelli con il manfredoniano Gaetano Renegaldo del clan dei “Li Bergolis”.

Iannoli si era poi concentrato anche sul mercato della costa abruzzese, impiantando a Pescara una vera e propria base logistica affidata a Stefano Caldarelli e Andrea Scaglione. A fare da tramite tra il nuovo boss Iannoli e la frangia abruzzese, Gaetano Renegaldo, del quale gli inquirenti hanno accertato diversi viaggi in terra abruzzese.

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