Pescara, fidanzatini picchiati e rapinati in centro: capo branco condannato a 4 anni e 4 mesi
PESCARA, 4 luglio – Condannato a 4 anni e 4 mesi di reclusione, dal tribunale collegiale di Pescara, Filippo D’Aulisa, il 19enne finito a processo, con giudizio immediato, con le accuse di lesioni aggravate e rapina aggravata. I fatti si svolsero il 21 ottobre scorso in via Carducci a Pescara. Vittima dell’aggressione, ad opera del gruppetto formato da quattro giovanissimi, fu una coppia di fidanzatini minorenni.
Il collegio ha condannato D’Aulisa, considerato il capo del gruppetto, anche ad un risarcimento danni di 10mila euro a favore delle parti civili e all’interdizione dai pubblici uffici per un quinquennio. Il pm Anna Beningi, nella sua requisitoria, aveva chiesto una condanna a 4 anni e 6 mesi, con la concessione delle attenuanti generiche. Secondo l’accusa l’aggressione fu “una lezione data a chi si era opposto all’iniziativa del branco”. La difesa aveva chiesto la concessione delle attenuanti generiche per il reato di lesioni aggravate e l’assoluzione per il reato di rapina aggravata.
Insieme a D’Aulisa agirono Megan Giannini, 19 anni, che ha patteggiato una pena di 2 anni e 2 mesi; Francesco Tiberi, 20 anni, che sarà giudicato con il rito abbreviato; un quarto aggressore per il quale procede il tribunale dei minori dell’Aquila.
Sulla base di quanto ricostruito dalla Procura, la sera del 21 ottobre i fidanzatini furono avvicinati dal branco che, dopo avere chiesto una sigaretta, schiaffeggiò senza alcun motivo la ragazzina e aggredì il suo fidanzato intervenuto per difenderla. Nel corso del pestaggio il giovane finì a terra e la sua ragazza venne colpita e immobilizzata. Prima di fuggire gli aggressori si appropriarono della borsa della ragazza.