Vasto, il Jova Beach Party non si farà. Sfogo di Jovanotti su Fb: “Salta per battaglia politica locale”
CHIETI, 8 agosto – Dopo tante polemiche salta la tappa di Vasto del Jova Beach Party: il concerto non si farà. Lo ha annunciato Maurizio Salvadori, amministratore delegato Trident e organizzatore da trent’anni dei concerti di Jovanotti uscito dal Comitato per la sicurezza che si è svolto in Prefettura a Chieti. “Chi alla fine ha ‘vinto’ ottenendo la cancellazione combatte una sua personale battaglia politica locale in affannosa ricerca di visibilità a buon mercato che evidentemente una cosa grande e bella come Jova Beach Party offre”, scrive Jovanotti.
Da Palazzo del Governo arriva dunque lo stop definitivo al concerto che si sarebbe dovuto tenere il 17 agosto sulla spiaggia di Vasto Marina.
Questa mattina la riunione congiunta del Comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza e della Commissione provinciale di vigilanza sui locali di pubblico spettacolo ha pronunciato la parola fine alle speranze dei fan di assistere al “Jova Beach Party”.
Per il prefetto di Chieti Giacomo Barbato permangono le criticità sulla sicurezza e sulla paventata chiusura della Statale 16.
JOVANOTTI: NON CI SONO RAGIONI OGGETTIVE
“Ho appena saputo che Jova Beach Party a Vasto non ci sarà. La ragione è intessuta nelle dinamiche assurde che hanno trasformato un’occasione di festa, gioia ed opportunità di sviluppo di un territorio in scontro di forze locali in ‘bagarre'”. Lo scrive su Facebook Jovanotti.
“A Vasto non lo potremo fare – scrive l’artista in un post su Facebook, rilanciato anche su Twitter e Instagram – A Vasto ha vinto il fronte del ‘no’, quello di cui l’Italia è pervasa. Quello che rende il Paese immobile e fa in modo che il ‘sommerso’ resti sommerso nell’interesse di molti. JBP è un luogo sicuro, la sicurezza è sempre stata al primo posto, ma a Vasto non hanno voluto verificare. A Vasto la commissione ha detto no, a prescindere. In Italia a volte le cose vanno cosí, lo sapete, ma io non mi rassegno, molti di noi non ci rassegniamo”.
“Non ci sono ragioni oggettive – dice ancora Jovanotti – le centinaia di documenti prodotti non sono stati esaminati e nessun riscontro è stato dato alle migliaia di testimonianze relative alle 9 tappe già fatte. Non sono mai state interpellate le prefetture che si sono complimentate con noi per il lavoro svolto fino ad ora. La firma finale spetta alla Prefettura di Chieti e senza autorizzazione noi non possiamo muoverci”.
“Mi dispiace moltissimo per i vastesi che amano la loro terra, per gli oltre 30mila che avevano già acquistato il biglietto, per la squadra di oltre mille persone che si fermeranno e per tutti gli albergatori, ristoratori e commercianti della zona – aggiugne – che vanno a perdere lavoro e purtroppo non per una ragione di forza maggiore ma per basse ragioni di polemica politica locale. Grazie comunque al sindaco di Vasto e ai suoi collaboratori che fino a stamattina hanno fatto di tutto per accogliere questa grande e bella festa nella loro città”.
“Un anno fa pensare ad un’impresa come il Jova Beach – osserva – avrebbe fatto sorridere. Siamo riusciti a partire e la stiamo facendo con l’aiuto di tutti. Con la collaborazione totale delle autorità competenti, con il lavoro delle amministrazioni locali, con il Wwf che ha vigilato su tutti gli aspetti ambientali e con un entusiasmo del pubblico che non ha precedenti”.
“Nelle prossime ore – conclude Jovanotti – Trident Music comunicherà le modalità di rimborso o recupero”.