Scampato alla tragedia di Marcinelle, muore a Paganica cadendo da un parapetto in cemento
L’AQUILA, 4 settembre – Nell’agosto del 1956 scampò per miracolo alla tragedia Marcinelle. Sabato scorso, invece, è morto a Paganica, dove era tornato per le vacanze estive, cadendo da un parapetto. Il sostituto procuratore dell’Aquila, Simonetta Ciccarelli, ha aperto un’inchiesta sulla morte di Vittorio Palumbo, 88 anni, ex minatore a Marcinelle. Originario di Paganica, risiedeva a Charleroi.
L’uomo, che 63 anni fa non finì tra le vittime dell’incidente soltanto perché quel giorno aveva il turno di riposo, è caduto misteriosamente da un parapetto in cemento, nei pressi della casa del fratello, compiendo un salto nel vuoto di oltre tre metri. Palumbo è deceduto a causa dei gravi traumi riportati. I soccorsi, giunti tempestivamente sul posto, non hanno potuto fare altro che constatare il decesso.
La dinamica dell’incidente non è ancora chiara e la procura aquilana vuole vederci chiaro. E’ già stata disposta l’autopsia, proprio per cercare di capire cosa sia accaduto, se Palumbo abbia accusato un malore e anche l’incidenza di eventuali responsabilità legate all’assenza di protezioni e misure di sicurezza nei pressi del parapetto. Proprio il fratello della vittima, proprietario dell’immobile, ha ricevuto un’avviso garanzia.