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Asl Teramo, la lotta al Covid si sposta sul territorio con l’Ucat e ambulatori dedicati

Asl Teramo, la lotta al Covid si sposta sul territorio con l’Ucat e ambulatori dedicati

TERAMO, 18 giugno – Questa mattina, nella sala convegni dell’ospedale Mazzini, il direttore generale della Asl di Teramo Maurizio Di Giosia, alla presenza dell’assessore alla sanità Nicoletta e Verì e  del direttore del dipartimento sanità della Regione Abruzzo Claudio D’Amario ha annunciato l’attivazione dell’Ucat,  l’unità di coordinamento dell’assistenza territoriale fortemente voluta dalla Regione Abruzzo e rispetto la quale la Asl di Teramo ha fatto da apripista. Quella teramana è infatti la prima Ucat attivata in Abruzzo, con l’obiettivo di combattere il Covid-19 a livello territoriale. Ma non solo. Perché la struttura messa in piedi con l’Ucat resterà anche dopo il superamento dell’emergenza, andando a costituire il sistema cardine della gestione delle patologie croniche sul territorio, sgravando gli ospedali.

“La Asl di Teramo appena passata la burrasca ha immediatamente ritenuto necessario spostare la battaglia al Covid sul territorio – ha dichiarato Di Giosia – e così già nel mese di aprile siamo partiti con un primo coordinamento. Poi è arrivata l’Ucat, che rappresenterà un centro di raccordo di tutte le strutture in ambito sanitario con l’obiettivo di individuare precocemente i malati di Covid e prenderli in carico direttamente al loro domicilio. Dobbiamo vigiliarw affinché il virus non riesploda, soprattutto in autunno quando ci sarà la commistione con l’influenza stagionale”.

L’Ucat, diretta da Giandomenico Pinto, avrà dunque il compito di coordinare tutti i servizi sanitari territoriali che intervengono nella gestione della pandemia (dai medici e pediatri di base fino alla guardia medica, passando per le Usca e l’Adi) e anche di interagire direttamente con gli ospedali per l’organizzazione delle dimissioni protette dei pazienti affetti da Covid-19.

Il primo obiettivo che la di Teramo si è posta, in particolare, è stato quello di attivare un numero unico, lo 0861.420699, che rappresenta un vero e proprio call center con quattro linee telefoniche, dove gli operatori rispondono dal lunedì al venerdì ininterrottamente dalle 8 alle 20  e il sabato, dalle 8 alle 14 per fornire risposte a tutti coloro che hanno bisogno di informazioni, di dirimere dubbi o di avere comunque un contatto con la Asl in tema di coronavirus.

L’Ucat inoltre, che raccoglie e organizza tutti i dati legati all’attuale emergenza sanitaria (dalle richieste dei tamponi, alla loro esecuzione, alla ricezione dei referti, fino al tracciamento dei contatti dei malati e alla loro sorveglianza attiva) si è dotato di un potente metodo di informatizzazione di questi dati attraverso il quale vengono generati rapporti statistici ed epidemiologici utilizzati per le valutazioni strategiche di contenimento della pandemia.

In previsione di un’evoluzione epidemiologica favorevole della malattia, i casi di Covid-19 da curare a domicilio potrebbero diminuire sensibilmente, con il conseguente contrarsi delle attività delle Usca. La Asl di Teramo ha così previsto di implementare le attività già previste per l’Ucat, attraverso l’attivazione di “ambulatori Covid” dove indirizzare esclusivamente i pazienti (sia adulti che in età pediatrica) con sintomatologia sospetta che, in questo modo, non accederanno agli studi dei medici e dei pediatri di base che, invece, potranno tornare a svolgere la loro funzione, garantendo sicurezza sia per i propri assistiti che per se stessi. Inoltre, la pianificazione di nuove attività per l’Ucat, ha tra i suoi cardini l’avvio di un progetto di telemonitoraggio e telemedicina con l’obiettivo di monitorare l’andamento della salute del paziente a domicilio, riducendo al minimo i contatti del personale sanitario con i soggetti a rischio.  A tale scopo verranno distribuiti ai pazienti sul territorio i kit e le apparecchiature necessarie per il telemonitoraggio, fornendo ogni paziente di smartphone, pulsossimetro, termometro, sfigmomanometro ecc. che, attraverso il sistema bluetooth dialogheranno con la piattaforma di rilevazione dei dati, trasmettendo in modo automatico i valori rilevati.

La Asl prevede inoltre di istituire la figura dell’infermiere di famiglia, che concorrerà in maniera determinante ad assicurare il massimo livello di assistenza dei soggetti affetti da Covid-19 e a rafforzare le azioni terapeutiche e assistenziali domiciliari sia dei pazienti in isolamento che dei pazienti cronici che necessitano di particolari attenzioni dal punto di vista terapeutico. Infine,  in previsione dell’afflusso turistico estivo che si concentra maggiormente sul litorale della provincia teramana, anche il servizio di medicina turistica che la Asl attiva ogni anno, sarà coinvolto nella gestione del Covid, con il compito di intercettare immediatamente eventuali soggetti con sintomatologia sospetta per poterli orientare subito verso una delle strutture coordinate dall’Ucat e, soprattutto, per l’isolamento immediato del paziente anche in relazione alla presenza di quest’ultimo in strutture alberghiere e ricettive, per poter immediatamente evitare ulteriori contagi.

 

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