Scossa di magnitudo 4.4 a L’Aquila, torna l’incubo terremoto in Abruzzo
L’AQUILA, 29 novembre – Una scossa di terremoto di magnitudo 4.4, con epicentro 22 chilometri a nord ovest di L’Aquila, è stata registrata alle 17:14 dalla rete Ingv. I Comuni limitrofi sono Capitignano, Montereale, Campotosto, Barete e Cagnano Amiterno. La scossa è stata nettamente avvertita a L’Aquila città e in altri comuni della provincia, ma anche in diverse località del comprensorio teramano e delle Marche.
— L’INTERVISTA AL GEOLOGO: “SE FAGLIA CARICATA DA SCOSSA 2009, NON C’E’ DA STARE TRANQUILLI”
Nei dieci minuti successivi alla scossa principale sono state avvertite altre 4 repliche, di magnitudo 2.3, 2.8, 2.0, 2.1. Si tratta di una delle scosse più forti registrate nelle ultime settimane. Il clima di paura, dunque, non abbandona il capoluogo abruzzese, già tragicamente colpito dal sisma del 6 aprile 2009. Altri danni, più di recente, sono stati provocati dalle scosse del 30 ottobre scorso.
Dopo la scossa principale si sono susseguite complessivamente otto scosse con epicentro nell’Aquilano, tutte di profondità compresa tra i 12 e i 14 chilometri. Una ventina, nel complesso, i terremoti rilevati dall’Ingv, considerando anche quelli nelle province di Rieti, Macerata e Ascoli Piceno.
Il terremoto di magnitudo 4,4, spiegano all’Ingv, fa parte di una sequenza diversa rispetto a quella del sisma di Amatrice del 24 agosto scorso e potrebbe essere avvenuto su una faglia nota fin dal terremoto che ha colpito L’Aquila nell’aprile 2009. La zona in questione era già attiva nelle ultime settimane, seppur con sismicità di basso livello, simile a quella del 2009. Dalle prime analisi, l’evento odierno non rientrerebbe nel sistema di faglie attivate ad agosto.