Il segretario di Rifondazione Comunista Maurizio Acerbo positivo al Covid-19, è ricoverato a Pescara
PESCARA, 18 settembre – Il segretario nazionale di Rifondazione comunista, il pescarese Maurizio Acerbo, 54 anni, è risultato positivo al coronavirus ed è ricoverato in ospedale. Secondo quanto si apprende, Acerbo è arrivato ieri al Covid Hospital del capoluogo adriatico con febbre alta, spossatezza e sintomi del Covid-19, ma non ci sarebbe un interessamento polmonare. Nei giorni scorsi il segretario si è spostato in diverse località italiane nell’ambito della campagna elettorale.
“Dall’ospedale di Pescara dove sono ricoverato ringrazio tutt* per i messaggi di affetto e amicizia.#covid19″, scrive su Facebook Acerbo.
Non bisogna abbassare la guardia. Il virus circola ancora e le precauzioni non sono un complotto. Dobbiamo stare attenti e lo dicevo anche prima di passarci”. Dice poco dopo, ai cronisti, il segretario nazionale di Rifondazione Comunista, Maurizio Acerbo, dal Covid Hospital di Pescara, dove è ricoverato dopo essere risultato positivo al coronavirus.
Negli ultimi giorni, in piena campagna elettorale, Acerbo si è spostato tra Roma, dove ha partecipato alle tribune elettorali, Milano, Firenze, Pisa, Piombino e Avezzano. Proprio ad Avezzano, al termine di un incontro elettorale, ha avuto una cena cui hanno partecipato anche il segretario regionale del partito, Marco Fars, e il candidato sindaco Nicola Stornelli, ora entrambi in quarantena, così come la moglie del segretario nazionale.
Acerbo ha avuto febbre alta, sintomi influenzali e perdita dell’olfatto nella notte tra mercoledì e giovedì ed ha subito contattato il 118, per il trasporto in ospedale. “Con la terapia antivirale – riferisce – mi sento già meglio e fortunatamente al momento mi dicono che non c’è un interessamento polmonare. Ringrazio tutto il personale sanitario, disponibile ed efficiente”.