Veleno su Sanitopoli, Capezzone: “Chi risarcirà Del Turco?”. Trifuoggi: “E chi risarcirà gli abruzzesi?”
PESCARA, 3 dicembre – Monta la polemica il giorno dopo la decisione della Corte di Cassazione sul caso Sanitopoli. Per l’ex presidente della Regione Ottaviano Del Turco è stato disposto l’annullamento, con rinvio della condanna d’appello, in relazione all’accusa di associazione per delinquere, mentre resta in piedi il reato di induzione a dare o promettere utilità, in riferimento a tre episodi nel corso dei quali si sarebbero verificate dazioni di danaro.
Le prime dichiarazioni a caldo di Del Turco e dell’ex capo della Procura di Pescara Trifuoggi sono state l’innesco. Subito dopo sono divampare le polemiche. A distanza di poche ore, infatti, è arrivata la dura presa di posizione del deputato Daniele Capezzone:
“Chi risarcirà Ottaviano Del Turco per il male subìto, per le umiliazioni, per il trattamento politico e mediatico? Nove anni di calvario. A sinistra e non solo, in tanti dovrebbero riflettere a lungo”.
Dello stesso tenore la nota dell’avvocato di Del Turco, Giandomenico Caiazza:
“L’ex procuratore di Pescara esulta per la sentenza della Corte di Cassazione nei confronti di Ottaviano Del Turco. In fondo lo apprezzo, sapersi accontentare di poco è una virtù. La giustizia italiana e le connesse risorse pubbliche necessarie, sono state impegnate per anni con i processi. Migliaia di pagine di verbali sono servite per occuparsi delle strabilianti prove sul falso ideologico nella prima cartolarizzazione, su abusi di ufficio per budget provvisori manipolati, su emendamenti legislativi segretamente modificati, su documenti indebitamente sottratti alla legittima conoscenza pubblica, su ispezioni sanitarie illegittime e su una congerie di altre simili fandonie. Tutto questo al fine di prendere per ben 21 volte denaro da Angelini, per oltre 6 milioni di euro, dei quali nessuno ha saputo fornire prova nemmeno per un centesimo”.
Trifuoggi, però, è passato subito al contrattacco, ribaltando il ragionamento:
“Ottaviano Del Turco è stato condannato definitivamente per quella che prima della legge Severino si chiamava concussione. Povera anima di Dio, sento che nessuno è stato condannato, mentre mi chiedo alla luce della condanna definitiva di Del Turco chi risarcirà l’intero popolo abruzzese dei danni fatti alla sanità regionale. Sento anche che c’è gente che si accontenta del fatto che è caduto il reato di associazione per delinquere: ma quello non era il reato più grave, visto che è un reato che prevede cinque anni, mentre per le tangenti la pena massima è di otto anni. Quindi la concussione è evidente e definitivamente accertata. Presunte tangenti? No, chiariamolo una volta per tutte: sono tangenti. E per quanto riguarda le prescrizioni siamo di fronte ad un’ulteriore sconfitta della giustizia”.