Antonio Giammarino, l’Abruzzo e le oltre 700 macchine fotografiche d’epoca: il sogno di un museo mai nato
PESCARA, 11 maggio – Oltre 700 macchine fotografiche d’epoca di un certo valore storico-culturale reperite in giro per l’Europa e il sogno di realizzare un museo. Un sogno che il noto fotografo e storico pescarese, Antonio Giammarino, avrebbe voluto concretizzare in Abruzzo, ma che è rimasto solo nel cuore del suo ideatore. Il grande desiderio di Giammarino – uno dei più grandi collezionisti di macchine fotografiche d’epoca – era quello di realizzare un museo dove poter ripercorrere le tappe della nostra storia “attraverso la fotografia”, spiega, “e ancor prima, attraverso il mezzo che ci permette di catturare la realtà che, attraverso la fotografia, diventa memoria”.
“Ho proposto una serie di progetti alle autorità competenti, tra questi spicca la realizzazione di un Museo della Tecnica Fotografica e della Storia dello Strumento Fotografico. Desideravo che questo enorme patrimonio didattico, storico e culturale, diventasse una ricchezza di tutti, accessibile e fruibile in primis ai miei conterranei, ma non ho avuto riscontri”.
Giammarino ha avuto modo di far conoscere la sua preziosa collezione anche attraverso le televisioni nazionali e ha portato avanti diverse attività culturali, didattiche e sociali nelle scuole e nelle carceri.
“Tutti hanno voluto dare eco a questa mia grande passione – evidenzia Giammarino – sono stato nominato Ufficiale al Merito della Repubblica Italiana dall’ex presidente Ciampi e Papa Francesco ha encomiato la mia attività nell’ambito del sociale”.
“Avrei voluto creare un grande polo museale nella mia città, ma la politica abruzzese si è dimostrata insensibile rispetto a questo progetto culturale. Ero disposto anche a donare l’intera collezione alla collettività, ma nulla di fatto. Alla fine mi sono dovuto arrendere e ho venduto la collezione ad un privato. Oggi – conclude – provo tanta amarezza e un pesante senso di impotenza per la scarsa sensibilità riscontrata”.