Pescara diventa capitale della street art, dal 30 luglio all’8 agosto il Murap Festival
PESCARA, 22 luglio – Quattro street artists internazionali, tre luoghi urbani e due comunità di quartiere: si chiama Murap Festival – Muri per l’Arte Pubblica a Pescara la rassegna dedicata all’arte urbana promossa da Fondazione Aria in collaborazione con il Comune. Dal 30 luglio all’8 agosto il capoluogo adriatico diventerà un cantiere urbano con gli interventi di street art live diffusi in città. L’edizione 2021 debutta con 550 metri quadrati di murales realizzati in tre diversi luoghi della città.
Gli artisti Ericailcane e Bastardilla, binomio consolidato che da circa otto anni è presente nelle manifestazioni più importanti della scena muralistica internazionale, realizzeranno i loro animali umanizzati sulle facciate rivolte a mare degli 11 piloni dell’asse attrezzato compresi tra il ponte Risorgimento e il ponte D’Annunzio lungo la golena sud. Antonello Macs, tra i più noti characters internazionali, lavorerà nel quartiere Zanni, sulla parete lato monte di un edificio di proprietà dell’Ater. La quarta artista ospite è Alessandra Carloni, la cui opera verrà realizzata nel quartiere San Donato, sulla parete lato mare del Centro Polivalente Britti.
Stamani, in Comune, la presentazione del festival. C’erano, tra gli altri, il sindaco Carlo Masci, l’assessore alla Cultura, Mariarita Paoni Saccone, il presidente di Fondazione Aria, Ottorino La Rocca, e il direttore artistico del festival, Alessandro Sonsini. Oltre alle opere live, martedì 3 agosto, alle 18,30 è prevista, sul lungofiume dei Poeti, di fronte al Bagno Borbonico, la tavola rotonda “Dalla Street Art del ‘900 al Muralismo Urbano Contemporaneo”.
“Con questo progetto – afferma La Rocca – vogliamo iniziare un percorso per rendere Pescara la città del colore. Murap è un primo passo e mi aspetto che si generi un effetto di emulazione da parte di chi può portare avanti altri progetti importanti per la nostra città”. Per Sonsini “Murap non è solo un’operazione estetica, ma sociale: siamo riusciti a coinvolgere le comunità di quartiere in un processo creativo. abbiamo costruito un dialogo con i residenti dal quale sono scaturite non solo il luogo dell’intervento, ma anche le tematiche che verranno rappresentate”.