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Confindustria: in Abruzzo ripresa debole, gli investimenti sono fermi

Confindustria: in Abruzzo ripresa debole, gli investimenti sono fermi

PESCARA, 6 dicembre – Parziale miglioramento degli indicatori, con una ripresa dell’occupazione e un aumento dell’export, a cui però si accompagna una diffusa propensione alla stabilità per la gran parte degli indicatori produttivi e commerciali. Mancano in sostanza grossi segnali di crescita e di slancio: il nodo principale resta quello degli investimenti da parte delle imprese, ancora insufficienti. A fotografare la situazione dell’economia regionale è Confindustria Abruzzo, nell’indagine sull’industria relativa al primo semestre dell’anno.

Lo studio è stato presentato stamani nella sede della Regione Abruzzo, a Pescara. Presenti il presidente di Confindustria Abruzzo, Agostino Ballone, il vicepresidente della Regione Abruzzo, Giovanni Lolli, il direttore territoriale di Banca Popolare Emilia Romagna, Guido Serafini, l’economista Pino Mauro, e Luciano Fratocchi dell’Università dell’Aquila.

L’indagine rileva come le previsioni per il secondo semestre 2016 appaiano meno brillanti rispetto al consuntivo dei sei mesi precedenti, con il prevalere di orientamenti alla mera stabilità. Per quanto riguarda gli investimenti, dall’indagine emerge il persistere di una diffusa difficoltà delle imprese abruzzesi a supportare la propria crescita futura con adeguati progetti, il che, secondo gli industriali, “costituisce un’ipoteca sulla possibilità per il sistema imprenditoriale regionale di cogliere quei seppur timidi segnali di ripresa, comunque contenuta, che si registrano”.

In materia di investimenti, infatti, il primo semestre ha evidenziato una leggera ripresa in alcuni comparti, ma le previsioni sono meno positive per la seconda parte dell’anno.

“I dati relativi alla prima parte del 2016 – afferma il presidente di Confindustria, Agostino Ballone – confermano il leggero miglioramento già registrato nel secondo semestre dell’anno scorso. Nel primo semestre, peraltro, si registra anche qualche ripresa negli investimenti, vero problema dell’economia abruzzese negli ultimi anni. E’ un segnale incoraggiante seppure ancora debole, in linea, del resto, agli scenari economici e politici che si paventano a livello italiano ed europeo. A fronte di questi scenari economici, il nostro Paese e la nostra Regione hanno bisogno di dare giusta soluzione a problemi antichi che ostacolano un giusto approccio alle nuove tematiche finanziarie e produttive da parte del sistema economico”.

Dal canto suo Lolli si sofferma sui bandi che destinanorisorse dei fondi europei alla ricerca e all’innovazione:

“E’ questa la strategia che abbiamo messo in campo – ha sottolineato l’assessore alle Attività produttive Giovanni Lolli – perché ci sono diverse aziende, nel nostro tessuto produttivo, che già oggi sono in grado di competere sui mercati ad altissimi livelli. Di qui la scelta di sostenere e accompagnare queste imprese, al fine di generare un circolo virtuoso dei cui effetti possano beneficiare anche altri comparti, che invece sono ancora in sofferenza. Mi preme sottolineare, comunque, che un’inversione di tendenza la stiamo già verificando nell’attività dell’assessorato, che continua purtroppo a occuparsi ancora di tante crisi aziendali, ma che da qualche tempo, però, sta assistendo a un numero sempre maggiore di richieste che riguardano gruppi imprenditoriali che vogliono investire in Abruzzo”

 

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