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I giochi da tavolo nella storia

I giochi da tavolo nella storia

PESCARA, 14 febbraio – I giochi da tavolo sono da sempre uno dei più importanti intrattenimenti per le serate in compagnia: ancora oggi, nonostante praticamente ognuno di essi abbia una sua versione videoludica, è impossibile pensare a una serata tra amici senza che salti fuori uno dei grandi classici giochi da tavolo. Il loro protagonismo in questi frangenti, del resto, è a dir poco storico: molti dei più amati giochi di carte e da tavolo sono stati presenti, in una veste o nell’altra, nel corso dei più inaspettati periodi storici.

Prendiamo per esempio UNO: l’amato gioco di carte colorate è un classico per ottimi motivi. La sua “invenzione”, infatti, risale al 1971: un barbiere americano e suo figlio disegnarono il mazzo e stabilirono le regole, ottenendo un successo tale da decidere di dedicarsi a tempo pieno alla produzione dei mazzi da gioco. In realtà, però, padre e figlio crearono il mazzo cercando di risolvere una disputa su un gioco dalle regole analoghe, Crazy Eights, giocato con un mazzo di carte tradizionali; tale gioco, a sua volta, deriva dall’ancor più risalente gioco francese Dernière. Nelle regole del Dernière più giocatori devono disfarsi di tutte le carte in mano scartandone una per turno rispettando il seme in gioco: regola fondamentale, annunciare “dernière” nel momento in cui si rimanga con una sola carta, termine francese traducibile come “ultima”. Regole ben note a ogni appassionato di UNO dei giorni nostri, gioco presente anche in innumerevoli versioni online o su smartphone.

Diverso gioco di carte, ma non per questo meno amato, è quello della scopa: anche in questo caso, il successo del gioco è tale da aver fatto nascere numerose app per smartphone, che si affiancano alle classiche partite intorno a un tavolo. È considerato uno dei giochi italiani per eccellenza: tradizione vuole che sia giocato con un mazzo di carte napoletane, città nella quale la scopa si sarebbe affermata nel Cinquecento. In realtà, la scopa deriva sicuramente da altri giochi già diffusi almeno cent’anni prima in Spagna: tra questi l’antenato più accreditato è Scarabuciòn, gioco dalle regole molto simili alla scopa e che, probabilmente, si è diffuso in Italia partendo da Napoli proprio per i tanti contatti del porto cittadino con le varie culture mediterranee dell’epoca.

A proposito di Spagna, anche un insospettabile gioco di carte, protagonista in serate tra amici come sui tavoli da gioco online, ha origini iberiche. Si tratta del blackjack, che nella Spagna del 1600 era noto come Veintiuna dal nome della cifra obiettivo dei giocatori. Diffusosi in tutta Europa mantenendo regole e spesso anche il nome, come nel caso del francese Vingt-et-Un, le regole sono state mantenute anche nell’ormai moderno blackjack statunitense. Con lo sviluppo del web il blackjack è stato ulteriormente rielaborato in forma videoludica, approdando sui siti di operatori specializzati che ne includono numerose varianti nella loro offerta di intrattenimenti.

Cambiando genere di giochi da tavola, vediamo uno dei grandi classici delle serate natalizie: la tombola. Le origini del gioco si trovano sicuramente nelle varie forme di lotterie che, già nel Quattrocento, erano ampiamente diffuse nella penisola. Fu a Napoli, però, che queste si trasformarono in una versione casalinga. Secondo la tradizione Carlo di Borbone intendeva legiferare sul lotto, e per non scontrarsi con i religiosi cittadini ne vietò la pratica nel periodo delle feste natalizie. I cittadini, dal canto loro, decisero di adeguarsi rielaborando le regole del lotto in versione casalinga, dando dunque i natali alla moderna tombola. Un classico che, da Napoli, è stato capace di espandersi a tutta Italia, dove è un classico di ogni serata in famiglia e iniziative benefiche, e oltre, grazie anche alle tante versioni digitali del gioco.

Impossibile, infine, non citare le origini di uno dei più classici giochi da tavolo: Monopoly. La prima versione fu ideata negli anni ‘30 da un ingegnere americano che, ispirandosi alle strade di Atlantic City, proponeva un’interpretazione ludica del mercato immobiliare. Inizialmente distribuito come gioco autoprodotto, attirò le attenzioni di grandi distributori che ne fecero uno dei giochi in scatola più venduti di sempre. Ancora oggi Monopoly è sinonimo di gioco da tavolo, ma non solo; sono innumerevoli le conversioni videoludiche che ne sono state fatte, in particolare quelle per smartphone.

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