AVEZZANO, 7 dicembre – Fatture false per più di cinque milioni di euro, fatture attraverso cui è stato possibile da un lato evadere le imposte, dall’altro creare fondi neri trasferiti in paradisi fiscali, come le Isola Marshall, o su conti esteri in Svizzera e Regno Unito. con le accuse di frode fiscale e riciclaggio è stato arrestato dalla Guardia di Finanza l’imprenditore avezzanese Augusto Marini, di 49 anni.

L’ordinanza di custodia cautelare in carcere firmata dal gip Francesca Proietti, è stata richiesta dai due magistrati che coordinano le indagini, i sostituti procuratori Maurizio Cerrato e Roberto Savelli.

Nell’inchiesta sono state coinvolte anche società romane che lavorano nel settore sanitario e nell’edilizia, in particolar modo opere pubbliche, come la realizzazione della Metro C a Roma.

Secondo le Fiamme gialle Marini, nell’arco dei cinque anni che vanno dal 2010 al 2015, in qualità di amministratore di una società ha emesso, nei confronti di imprese capitoline, false fatture attestanti l’esecuzione di lavori e l’organizzazione di corsi professionali, per 5.461.753,00 euro.

In particolare sarebbe stata accertata la falsa esecuzione di lavori edili nei confronti di tre società che operano nel comparto sanitario, lavori specialistici riconducibili alla realizzazione della linea C della metro di Roma e corsi di formazione del personale in grado di movimentare i convogli, i quali non potevano essere stati svolti dall’impresa marsicana poiché effettivamente priva di maestranze e tecnici in organico.

Le società romane sono state sottoposte a perquisizione e gli amministratori hanno deciso di aderire alla cosiddetta procedura di collaborazione volontaria, fornendo in questo modo un’ulteriore conferma della natura fittizia di lavori e corsi sotto indagine.

Marini tra l’altro avrebbe utilizzato propri conti correnti per far transitare il denaro delle ditte.

La verifica fiscale ha consentito il recupero a tassazione di un milione di euro di Iva.