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Apertura diga foranea a Pescara, disco verde dal Via. M5s: “Procedure fuori legge, non tutelano territorio”

Apertura diga foranea a Pescara, disco verde dal Via. M5s: “Procedure fuori legge, non tutelano territorio”

PESCARA, 20 dicembre 2016 – Sono stati approvati oggi dal Comitato VIA regionale, con alcune prescrizioni, i due progetti di realizzazione della diga soffolta e di apertura della diga foranea,  compresi nel Piano Regolatore Portuale di Pescara e finalizzati a migliorare le condizioni chimico-fisiche delle acque del fiume e a proteggere dall’insabbiamento le aree portuali. Due provvedimenti attesi ormai da molti anni, che nelle intenzioni degli amministratori locali dovrebbero rivelarsi decisivi per migliorare la qualità delle acque che bagnano la città adriatica.

A darne l’annuncio, con un comunicato di poche righe, è Alberto Balducci, vice capogruppo del Pd in Consiglio regionale:

“Tali opere potranno migliorare, anche in considerazione delle dettagliate prescrizioni impartite dal Comitato, le condizioni ambientali dell’area della foce del Pescara, anche in prospettiva futura”.

A stretto giro arriva l’affondo del consigliere regionale Domenico Pettinari, del Movimento 5 Stelle, che si scaglia contro la maggioranza regionale:

“Se da una parte chi amministra questa Regione e questa città pensa di avere fatto un passo avanti nella realizzazione del Piano regolatore Portuale, il M5s sa bene che le procedure che si stanno utilizzando non seguono la legge e non tutelano il territorio . Il progetto del porto di Pescara segnerà l’assetto della città per il prossimo secolo e chi amministra, anziché vedere l’insieme delle opere e degli impatti per prevenire o risolvere gli errori già commessi in passato, porta all’approvazione il progetto un pezzettino alla volta. Questo parere favorevole è un passo avanti importante verso gli errori che già hanno penalizzato il porto in passato. Non possiamo che essere preoccupati”.

Le contestazioni di Pettinari sono soprattutto di natura procedurale, ma hanno anche a vedere con la presunta mancanza di una visione d’insieme:

“Questo modo di operare è inammissibile proceduralmente: l’opera infatti è soggetta, per legge, a valutazione dell’impatto ambientale, ovvero al VIA nazionale, che a nostro avviso dovrebbe valutare l’opera nella sua interezza e non a pezzettini, autorizzandone di volta in volta una singola parte. Inoltre la maggioranza regionale ha approvato il Piano senza il parere del Consiglio superiore dei lavori pubblici, affidandosi al silenzio assenso che, se da un lato è legittimo legalmente, dall’altro significa attuare un’opera così importante senza il parere tecnico di un organo ministeriale. Come se non bastasse, la legge prevede che da fine ottobre sia istituita l’Autorità di Sistema portuale, che dovrebbe giudicare l’opera, anche in questo caso, con una visione d’insieme nel quadro dei Porti e non semplicemente il progetto in sé come fatto fin ora dall’Autorità marittima. Pescara merita che una delle opere più impattanti che nascerà sul suo suolo, sia realizzata rispettando ogni obbligo di legge, e che ci sia una visione a lungo termine che inserisca l’opera in modo armonioso senza creare disagi”.

 

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