PESCARA, 4 gennaio – Arrivano i saldi. A partire da domani, giovedì 5 gennaio, prezzi scontati nei negozi abruzzesi e delle altre regioni italiane. I consumatori, fino al 5 marzo, avranno modo di cogliere offerte ed occasioni, acquistando i prodotti desiderati a costi più contenuti. I commercianti abruzzesi, invece, confidano nei prossimi tre mesi per provare a risollevare le sorti di un’annata disastrosa. Pochi giorni fa Confcommercio ha denunciato come nella regione circa 5mila attività del settore siano state costrette a chiudere nel solo biennio 2015-2016.

La crisi economica, d’altronde, ha eroso il potere d’acquisto delle famiglie e anche i consumatori che sono nelle condizioni di spendere tendono a contenere le spese per il timore che arrivino periodi peggiori. Agli esercenti, a questo punto, non resta che giocarsi la carta degli sconti.

L’Unione dei Consumatori annuncia ribassi record per i saldi quest’anno, con una media del -23,5% nel settore dell’abbigliamento, ma con sconti che in alcune delle grandi catene di abbigliamento arriveranno ad oscillare tra il 30 e il 40%. Come al solito, poi, saranno proposti ribassi eclatanti, anche del 70%, ma in questi casi, come sottolineano le associazioni dei consumatori, è altamente probabile che si tratti di vendite di capi delle passate stagioni o di prezzi gonfiati ad arte per poi essere ribassati in modo abnorme.

Secondo Confesercenti, a livello nazionale sono 14,6 milioni le famiglie che si preparano ad acquistare nel periodo dei saldi: in base ad una ricerca, oltre un italiano su due, ovvero il 58% del campione esaminato, è interessato a queste vendite. Nella stragrande maggioranza dei casi (il 62% di chi farà acquisti) il principale settore d’interesse è quello dell’abbigliamento.

L’associazione dei commercianti inoltre stima che i saldi invernali possano valere quasi 5 miliardi di euro di acquisti, per una spesa media di 337 euro per famiglia. Findomestic rimarca che tre italiani su quattro aspettano i saldi per effettuare gli acquisti, mettendo in relazione il fenomeno con la sempre minore disponibilità di spesa da parte dei consumatori.

Federconsumatori e Adusbef, infine, prevedono che domani non ci saranno assalti ai negozi e che solo il 39% delle famiglie farà acquisti, con una spesa media di 179.92 euro a famiglia. Un dato in aumento soltanto dello 0,3% rispetto allo scorso anno e con forti differenze tra Nord e Centro-Sud del Paese.

IL DECALOGO PER I CONSUMATORI

L’Associazione Contribuenti Italiani ha stilato un decalogo dei consigli rivolti ai consumatori per affrontare al meglio i saldi invernali:

1. Controllare sempre l’etichetta per verificare il luogo di fabbricazione del prodotto.

2. Non farsi ingannare dal marchio italiano che può nascondere una produzione straniera e di bassa qualità.

3. Acquistare solo originali: è meglio acquistare un prodotto cinese al prezzo cinese che un prodotto italiano fatto in Cina.

4. Evitare le spese folli o compulsive: puntare sulla qualità del prodotto, magari ‘made in Europe’.

5. Accertarsi che i prodotti esposti siano accompagnati da due prezzi: il prezzo non scontato, e quello scontato, accompagnato dalla percentuale di sconto applicata.

6. Richiedere sempre lo scontrino fiscale per conservarlo: i capi in saldi possono essere sostituiti.

7. Diffidare degli sconti troppo bassi, perché tenderanno ad aumentare con la fine dei saldi.

8. Preferire i mercatini rionali anziché i negozi di marca, che spesso vendono prodotti scadenti.

9. Privilegiare i pagamenti con carta di credito o bancomat per tracciare gli acquisti ed obbligare i commercianti ad emettere lo scontrino fiscale.

10. Denunciare sempre le scorrettezze commerciali o la mancata emissione dello scontrino fiscale avvalendosi del numero verde 117 o dello Sportello del Contribuente.