Terremoto L’Aquila: Bertolaso assolto per non aver commesso il fatto
L’AQUILA, 30 settembre – L’ex capo della Protezione civile Guido Bertolaso è stato assolto per non aver commesso il fatto. Con questa formula il giudice monocratico del Tribunale dell’Aquila Giuseppe Grieco, ha messo la parola fine al processo a carico di Bertolaso, alla sbarra con le accuse di omicidio colposo plurimo e lesioni in relazione al terremoto che devastò L’Aquila e il circondario il 6 aprile 2009 provocando 309 vittime, con più di 1700 feriti.
L’accusa ha chiesto 3 anni di reclusione mentre l’avvocato Filippo Dinacci l’assoluzione con formula piena. La Procura per due volte ha chiesto l’archiviazione del procedimento ma le parti offese hanno sempre fatto opposizione. Alla fine il “caso” è stato avocato dalla Procura Generale che ha disposto il giudizio per l’ex capo del Dipartimento di Protezione civile.
Secondo il giudice, Bertolaso pur essendo stato l’ispiratore della riunione della Commissione Grandi Rischi del 31 marzo 2009, non avrebbe commesso alcun reato, così come non sono stati ravvisati elementi penalmente rilevanti nella famosa telefonata tra l’ex capo della Protezione civile e l’allora assessore alla Protezione civile regionale Daniela Stati. Durante quella conversazione Bertolaso mise in piedi un’operazione mediatica e il messaggio che doveva passare era quello di “rassicurare la gente”, intimorita dal susseguirsi dello sciame sismico dal mese di dicembre del 2008.
Dei sette esperti la Commissione – tutti condannati in primo grado a 6 anni – sei sono stati assolti sia in appello che in Cassazione mentre l’unico condannato con sentenza passata in giudicato è stato Bernardo De Bernardinis, che era il numero due di Bertolaso, al quale sono stati inflitti 2 anni con i benefici di legge. Fu lui, in particolare, a rassicurare gli aquilani nel corso di una intervista tv rilasciata dopo la riunione della Commissione.
A differenza di quanto annunciato in passato, Bertolaso non ha rinunciato alla prescrizione dei reati. Il processo si è concluso prima del giorno in cui le accuse all’ex capo della Protezione civile andranno prescritte (il 6 ottobre).