Rapina all’ufficio postale di Campovalano, identificati gli autori
TERAMO, 16 gennaio – A novembre si erano protagonisti di una rapina all’ufficio postale di Campovalano, dove per un bottino di appena 300 euro uno dei due rapinatori aveva minacciato l’unica dipendente presente puntandole un coltello alla gola e costringendola a fare ricorso alle cure del 118. Rapina per la quale ieri sera due teramani rispettivamente di 36 e 35 anni sono stati raggiunti il primo da un’ordinanza di custodia in carcere e il secondo da un’ordinanza di obbligo di dimora a Teramo. Entrambi devono rispondere di rapina aggravata.
Il colpo si era consumato lo scorso 22 novembre quando i due, dopo aver atteso che fossero usciti tutti i clienti, erano entrati in azione. E così mentre uno era rimasto fuori a fare da “palo”, l’altro era entrato nell’ufficio postale con il volto coperto da un passamontagna e aveva minacciato la dipendente, puntandole un coltello alla gola, per farsi dare i soldi presenti in cassa.
Un bottino di appena 300 euro arraffato il quale erano fuggiti a bordo dell’auto di uno dei due. Sul posto erano intervenuti gli agenti della squadra mobile della questura di Teramo, che avevano raccolto alcune testimonianze. E proprio grazie alle testimonianze, una delle quali aveva fornito agli agenti colore, modello e parte della targa dell’auto utilizzata per la fuga, gli agenti sono riusciti a risalire ad uno dei due autori della rapina.
L’auto, infatti, era di proprietà di un tossicodipendente teramano, che una volta chiamato in Questura ha immediatamente ammesso le proprie responsabilità confermando anche i sospetti sull’identità del complice.
Le successive indagini hanno permesso di ricostruire l’esatta dinamica della rapina e confermare i sospetti a carico dei due, con gli agenti che hanno così ottenuto dal gip le due ordinanze restrittive.