Hotel Rigopiano, i corpi delle vittime all’obitorio di Pescara
PESCARA, 19 gennaio – La speranza e lo strazio. La speranza di chi sotto le macerie dell’Hotel Rigopiano ha una persona cara e vuole pensare che sia riuscita a trovare un rifugio che significa salvezza. Lo strazio di chi sa che l’ultimo, esile filo si è spezzato. Sono due i corpi delle vittime della valanga recuperati dai soccorritori e trasferiti all’ospedale di Pescara.
Verranno poi portati in obitorio per la procedura necessaria: il riconoscimento da parte di un familiare e gli accertamenti del medico legale.
Il momento più duro e difficile per chi deve confermare, innanzitutto a se stesso, di aver perso una persona cara.
Al momento in Ospedale sono arrivati i primi due corpo, due uomini, giovani. Il medico già ha effettuato la ricognizione cadaverica. Per uno dei due c’è anche l’identificazione e si sta provvedendo a informare i familiari.
“Man mano che arriveranno – spiega il primario del Pronto soccorso di Pescara, Alberto Albani – le salme verranno composte nella camera ardente. Abbiamo allestito una task force legata proprio alle maxi emergenze con personale medico, infermieristico e ausiliario. C’e’ anche una task force, formata da medico, infermiere e due psicologhe, che sta assistendo i parenti”.
Poi l’amarezza del medico:
“Al momento non risultano notizie di persone sopravvissute. Stiamo sperando. Si continua a scavare e siamo ancora tutti attivi”.
La stessa amarezza del sindaco di Farindola Ilario Lacchetta:
“Le speranze di trovare persone in vita si riducono di ora in ora. In questo momento mi sento solo di abbracciare i familiari dei dispersi. E’ uno scenario tragico, c’è una grandissima frana che si è staccata dai 2.400 metri del monte Siella. Nell’albergo c’erano 24 ospiti, di cui quattro bambini”.
Uno di soli sette mesi.
…in aggiornamento….