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Hotel Rigopiano: si continua a scavare, trovata la sesta vittima è un uomo / DIRETTA

Hotel Rigopiano: si continua a scavare, trovata la sesta vittima è un uomo / DIRETTA

PESCARA, 22 gennaio – Si continua a scavare senza interruzione e coltivando ancora la speranza. Ma, dopo il salvataggio di nove persone e il ritrovamento di cinque corpi senza vita, dalle macerie dell’hotel Rigopiano, travolto dalla valanga, non arriva più alcun segnale.

AGGIORNAMENTO DELLE 20,45

E’ stato restituito alla famiglia, dopo l’esame medico-legale, il corpo di Alessandro Giancaterino, il dipendente dell’Hotel Rigopiano morto sotto la valanga. La camera ardente verrà allestita nell’aula consiliare del Comune di Farindola.

AGGIORNAMENTO DELLE 18,12

Trovato il corpo della sesta vittima, è un uomo.

AGGIORNAMENTO DELLE 16,30

Non abbiamo nessuna notizia di arrivi“. Le parole del direttore sanitario dell’ospedale di Pescara, Rossano Di Luzio, mettono un freno all’entusiasmo che, per due aggiorni, ha accompagnato l’arrivo delle ambulanze in ospedale. Fin quando non è arrivata la notizia del ritrovamento di tre corpi.

Non si è modificata la situazione dei pazienti presenti in ospedale: nel corso del pomeriggio i bambini saranno trasferiti in pediatria e domani verranno valutate le condizioni di tutti i ricoverati per poter procedere a eventuali dimissioni.

L’unica eccezione è quella di Giampaolo Matrone che, sottoposto a intervento chirurgico, resterà in rianimazione:

“Le condizioni del paziente operato ieri sono stazionarie.  dice il dottor Di Luzio – Il decorso post operatorio regolare. Nei prossimi giorni potrà essere valutata la funzionalità dell’arto”.

Prossimo bollettino domani alle 17.

AGGIORNAMENTO DELLE 14,30

Uno dopo l’altro, mediati dalle voci di amici e parenti, arrivano i racconti dei superstiti, racconti di paura e di speranza, fino all’arrivo dei soccorsi:

“E’ stata una bomba, mi sono ritrovato i pilastri addosso. Ero seduto sul divano e i pilastri sono scivolati in avanti tagliandolo in due. Ci siamo salvati per questo – ha detto Vincenzo Forti, all’amico Luigi Valiante – Io sono rimasto senza scarpe. Indossavo i leggings che mi aveva prestato la mia fidanzata. In un attimo ci siamo ritrovati in tre in un metro quadrato. Ci siamo abbracciati, nutrendoci di neve. Poco distante si sentivano anche le voci di un altro ragazzo e dei bambini, con cui non è stato possibile comunicare. La paura è stata tanta e abbiamo pregato”.

AGGIORNAMENTO DELLE 13,40

Sono davvero terribili i dati diffusi dai Carabinieri forestali del servizio Meteomont sulla valanga che ha travolto l’hotel Rigopiano: come “4.000 tir a pieno carico” questa la pressione esercitata sullo stabile dal fronte di distacco della neve.

Intanto le ricerche stanno procedendo su due fronti opposti, da un lato i Vigili del fuoco stanno avanzando all’interno della struttura lungo il percorso che ha consentito il ritrovamento dei 9 superstiti. Le difficoltà consistono nella necessità di aprire varchi attraverso murature di elevato spessore per accedere ai locali successivi. Parallelamente stanno operando sul fronte nevoso esterno per consentire l’apertura di ulteriori varchi sul lato opposto della struttura, per il raggiungimento e l’ispezione più rapida dei locali.

AGGIORNAMENTO DELLE 13,10

Sono state eseguite nella tarda serata le autopsie dei primi due corpi estratti, quello di Alessandro Giancaterino di Farindola, e quello di Gabriele D’Angelo di Penne.

Il medico legale ha insistito per un’accelerazione per evitare problemi con lo stato di conservazione. Gli esami sono stati effettuati nell’ospedale di Chieti e il medico legale, Ildo Polidoro, si è riservato del tempo per rispondere ai quesiti, ma in considerazione del fatto che il primo corpo è stato trovato sommerso dalla neve e possibile ipotizzare, tra le cause, l’ipotermia.

Intanto, sulla base di testimonianze si scopre che ci sarebbe anche un uomo di colore, di etnia africana, altro circa un metro e ottanta, tra i dispersi dell’Hotel Rigopiano di Farindola. L’uomo è stato visto nell’albergo fino al pomeriggio del 17 gennaio, ovvero il giorno prima che la valanga travolgesse la struttura. Si tratta di un inserviente che finora non risultava nell’elenco dei dispersi. Il numero si aggiorna quindi a 24. 

 

I parenti dei ventitré dispersi sono tutti raccolti nell’aula magna dell’ospedale di Pescara in attesa di n tizie che, purtroppo, tardano ad arrivare.

… in aggiornamento …

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