Firmò le autorizzazioni per l’hotel, ora il fratello è morto sotto la valanga. Il dolore di Giancaterino
PESCARA, 23 gennaio – Non lo avrebbe mai immaginato Massimiliano Giancaterino, quando firmò le autorizzazioni per l’ampliamento dell’Hotel Rigopiano, non lo avrebbe mai immaginato che quel resort di lusso sarebbe stato travolto da una valanga, e che sotto quelle macerie avrebbe trovato la morte suo fratello, Alessandro.
E travolto oggi lo è anche lui, ex sindaco di Farindola, per la perdita di un fratello speciale, allegro, entusiasta e gran lavoratore:
“Se avessi saputo prima di firmare mi sarei tagliato il braccio destro, ma non potevo saperlo – dice l’ex primo cittadino -. E sinceramente non me ne faccio una colpa, perché abbiamo dato un’opportunità a tanta gente del Paese. Non ci sto alla caccia a un responsabile come capro espiatorio”.
Domani a Farindola ci saranno i funerali di Alessandro: in Comune, nella camera ardente, tanti familiari e amici salutano questo ragazzo che all’hotel Rigopiano lavorava come capocameriere.