CHIETI, 7 dicembre – Secondo l’accusa sarebbe stata Antonella Gasparro, 38 anni, ad appiccare l’incendio divampato a Chieti Scalo, il 27 ottobre del 2015, nei locali di viale Unità d’Italia che ospitavano il circolo privato Cohiba. La donna aveva in gestione in locale e due giorni dopo avrebbe dovuto liberare l’immobile in virtù di uno sfratto esecutivo. Adesso dovrà rispondere di incendio doloso e appropriazione indebita, davanti al tribunale di Chieti, con udienza fissata al 2 marzo.

L’incendio venne appiccato in diversi punti dell’immobile e le fiamme danneggiarono anche la parte sovrastante dello stabile che venne evacuato. La Gasparro, che sarebbe stata individuata attraverso alcune testimonianze, si sarebbe inoltre appropriata di una serie di beni, per un valore di circa 10.000 euro, che le erano stati concessi in uso temporaneo dal proprietario dell’immobile all’atto della locazione e che non sono stati trovati quando il locale è stato riconsegnato.

I proprietari del locale dato alle fiamme, moglie e marito, si sono costituiti parte civile e hanno presentato una richiesta di risarcimento che ammonta complessivamente a 139 mila euro.