A24 e A25, Lolli: “La chiusura sarebbe un danno irreversibile. Basta gazzarra mediatica”
PESCARA, 22 ottobre – Ci va giù duro, in conferenza stampa, il presidente vicario della Regione Giovanni Lolli che intervenendo sulla messa in sicurezza della A/24 e della A/24 è tornato a chiedere un incontro urgente al ministro Danilo Toninelli. Richiesta avanzata nello stesso giorno in cui il ministro per il Sud Barbara Lezzi ha annunciato un emendamento al decreto Genova per salvare i fondi che il Masterplan riservava alla messa in sicurezza delle due autostrade.
“Le province di L’Aquila e Teramo non hanno alternative al trasporto su gomma, chiudere sarebbe un danno irreversibile – ha detto Lolli in conferenza stampa – Non è più possibile assistere a questa gazzarra mediatica sulle autostrade, ci facciano sapere cosa intendono fare. La sicurezza è al primo posto, ma dopo la sicurezza c’è il fatto che una parte decisiva della nostra economia viaggia su quelle autostrade”.
Da qui la rinnovata richiesta di un incontro urgente al ministro Toninelli:
“Rinnovo per l’ennesima volta l’appello a sederci a un tavolo comune per affrontare seriamente questa vicenda. Se c’è copertura finanziaria per gli interventi per la sicurezza siamo pronti a fare la nostra parte – ha detto Lolli – ma ci risponda. Io e il presidente del consiglio regionale, Giuseppe Di Pangrazio abbiamo più volte chiesto di essere ricevuti a un tavolo istituzionale, ma invano. Eppure il ministro ha trovato il tempo di fare visite, interviste e sopralluoghi”.
Intanto una buona notizia arriva al ministro per il Sud Barbara Lezzi, che ha annunciato a Lolli un emendamento al decreto Genova che prevede la cancellazione delle parole Lazio e Abruzzo.
“Ringrazio il ministro Lezzi che ci ha offerto un’interlocuzione di qualità su base documentale, guardando gli atti – ha commentato Lolli – Hanno riconosciuto l’errore”.
La questione riguarda i 200 milioni di euro per la messa in sicurezza delle autostrade A24 e A25 che il decreto Genova individuava nelle risorse del Masterplan Abruzzo, già impegnate, come aveva riferito qualche settimana fa lo stesso Lolli.