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Abruzzo, all’ospedale di Sant’Omero il centro regionale di farmacovigilanza

Abruzzo, all’ospedale di Sant’Omero il centro regionale di farmacovigilanza

TERAMO, 20 settembre – Sarà la Asl di Teramo, ed in particolare l’ospedale di S.Omero, ad ospitare il centro regionale di farmacovigilanza. Ad annunciarlo, questa mattina, in un’apposita conferenza stampa, l’assessore alla sanità Silvio Paolucci. Un riconoscimento importante per la Asl teramana, soprattutto se si stima che in Europa il 5 per cento degli accessi in ospedale è dovuto a reazioni avversi da farmaci (Adr), che il 5 per cento di tutti i pazienti già ricoverati in ospedale presenta una Adr e che le stesse Adr sono al quinto posto tra le cause di morte in ospedale.

Dati importanti, con la sorveglianza su medicinali che in Italia è svolta dall’Aifa attraverso l’ausilio dei centri regionali di farmacovigilanza. Centro che la Regione Abruzzo ha affidato alla Asl di Teramo,  individuando nella dottoressa Ilenia Senesi, dirigente farmacista all’ospedale di S.Omero,  la responsabile del centro.

“I motivi principali alla base della necessità di sorvegliare i farmaci anche dopo la loro introduzione in commercio sono rappresentati dai limiti delle sperimentazioni precliniche e cliniche. Come è noto, per comprendere le proprietà di un farmaco e quantificarne il rapporto tra i rischi e i benefici, esso è sottoposto a una lunga serie di studi, condotti prima in laboratorio e su animali e poi sull’uomo, che ne valutano l’efficacia e la sicurezza – spiega la dottoressa Senesi –  Gli studi clinici pre marketing (prima dell’introduzione in commercio del farmaco) hanno come obiettivo primario la valutazione dell’efficacia di un nuovo farmaco per le indicazioni per le quali è stato studiato. Essi inoltre hanno lo scopo di fornire un giudizio preliminare sulla sua sicurezza e tollerabilità. Dal punto di vista della sicurezza, però, gli studi pre marketing hanno diverse limitazioni”.

Tra queste, come spiega la Asl, un  limitato numero di pazienti, con l’impossibilità di scoprire reazioni avverse rare, una popolazione studiata molto diversa dalla popolazione successivamente esposta al farmaco, poiché negli studi vengono esclusi sottogruppi di individui come bambini, anziani e certe categorie di adulti come quelli in politerapia o con patologie concomitanti, una limitata durata temporale della sperimentazione che non permette la scoperta di reazioni ritardate, le quali possono comparire anche dopo qualche anno dalla sospensione del farmaco e per questo motivo possono sfuggire alla loro identificazione.

Da qui la necessità di un controllo costante anche successivamente all’immissione in commercio.

“Credo che, per la Asl di Teramo, questo sia un successo – commenta il direttore generale Roberto Fagnano – Veder riconosciuta la capacità della nostra Azienda di coordinare, attraverso importanti professionalità, un’attività fondamentale a tutela della salute di tutti i cittadini italiani è per me motivo di orgoglio. Auguro alla dottoressa Senesi di raggiungere risultati rilevanti in questo suo nuovo ruolo”.

 

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