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Abruzzo, economia in chiaroscuro. Presentato a Teramo il rapporto congiunturale di Bankitalia

Abruzzo, economia in chiaroscuro. Presentato a Teramo il rapporto congiunturale di Bankitalia

TERAMO, 22 novembre – Dati in chiaroscuro quelli sull’economia regionale abruzzese, dove mentre  export e credito a famiglie ed imprese fanno registrare dati positivi, l’occupazione fa registrare una flessione. Almeno secondo l’ultimo report congiunturale di Bankitalia presentato questo pomeriggio all’Università  di Teramo. Report che evidenzia come nei primi nove mesi del 2017 si sia consolidato il recupero dei livelli di attività nel settore industriale, dopo la marcata caduta registrata all’apice della crisi, con la ripresa, inizialmente concentratasi soprattutto tra le grandi imprese internazionalizzate, che sta progressivamente interessando anche le aziende di minore dimensione, che beneficiano del miglioramento della domanda interna a livello nazionale.  La presentazione è avvenuta nell’ambito di una tavola rotonda alla quale hanno partecipato il Rettore Luciano D’Amico, il capo della filiale regionale di L’Aquila della Banca d’Italia Massimiliano Marzano, gli economisti Valter Di Giacinto e Alessandro Tosoni, della filiale di L’Aquila di Banca d’Italia,  il Vice presidente di LFoundry Sergio Galbiati, l’economista e docente all’Università degli studi “G.D’Annunzio” Giuseppe Mauro, il responsabile della direzione territoriale adriatica della Bper Guido Serafini.

Tra i settori sui quali si concentra il rapporto quello delle  esportazioni,  che sebbene in rallentamento rispetto all’accelerazione dello scorso anno, hanno continuato a sostenere l’attività dell’industria regionale; in particolare, hanno contribuito alla crescita dell’export il settore dei mezzi di trasporto e, in minore misura, alcuni comparti tradizionali del made in Italy. Le vendite sono cresciute sia nella Ue, la principale area di sbocco dell’export regionale, sia nell’insieme dei paesi extra Ue e la propensione a investire appare in miglioramento, anche per effetto dell’utilizzo delle forme di incentivazione fiscale. In termini numerici, secondo Bankitalia, nel primo semestre del 2017 le esportazioni di merci sono aumentate in Abruzzo dell’1,9 per cento in valore (9,7 per cento nel 2016).

Per quanto riguarda i vari settori dell’economia regionale, nell’edilizia l’attività ha continuato a essere sostenuta dalla ricostruzione post-sisma nell’aquilano, ma è apparsa debole nelle altre aree della regione. Nei servizi è proseguita la ripresa dell’attività produttiva nel comparto dei trasporti, mentre nel turismo la situazione, dopo le difficoltà rilevate all’inizio dell’anno, è progressivamente migliorata. In particolare è ulteriormente cresciuto il numero di imprese attive nei servizi di alloggio e ristorazione, mentre si è registrato ancora un calo nel commercio.

Discorso a parte per l’occupazione, diminuita nel primo semestre dell’anno, riflettendo principalmente il marcato calo registrato nel comparto agricolo, dove hanno inciso anche le condizioni meteorologiche avverse registrate nella prima parte dell’anno. Tra i lavoratori alle dipendenze, sono calate le attivazioni di contratti a tempo indeterminato. Il tasso di disoccupazione è aumentato, rimanendo superiore al dato medio nazionale mentre il ricorso agli ammortizzatori sociali ha continuato nel complesso a ridimensionarsi. In particolare, sempre secondo i dati di Banca d’Italia, nel primo semestre del 2017, in base alla rilevazione sulle forze di lavoro dell’Istat, in Abruzzo il numero degli occupati è mediamente diminuito del 2,8 per cento rispetto allo stesso periodo del 2016.

Per quanto riguarda invece il credito  quest’ultimo, nel primo semestre del 2017, è lievemente cresciuto, trainato principalmente dall’incremento dei finanziamenti alle famiglie, a sostegno della spesa per l’acquisto di beni di consumo durevoli e di abitazioni. Nel settore delle imprese sono aumentati i prestiti alle aziende medio-grandi, mentre è proseguita la contrazione dei finanziamenti a quelle di minore dimensione. Il deterioramento del credito si è ulteriormente attenuato, ma rimane più elevato nel confronto con la media del Paese.  Sempre secondo il rapporto è infine proseguita la ricomposizione della ricchezza finanziaria delle famiglie abruzzesi verso gli strumenti del risparmio gestito, a scapito dei depositi e delle obbligazioni bancarie.

“Dall’analisi congiunturale indubbiamente emerge, soprattutto in questi primi mesi, una ripresa dell’economia sia a livello regionale che nazionale. L’economia del paese sta riprendendo, migliorano gli indici di fiducia,  gli indicatori economici e a livello nazionale anche l’occupazione è in crescita – ha detto Marzano  – Per quanto riguarda la nostra regione gli indicatori sono esattamente in linea con il quadro nazionale per quanto riguarda la crescita delle esportazioni, anche se con una minore accentuazione in quanto lo scorso anno le esportazioni in Abruzzo hanno subito una forte accelerazione mentre nei primi mesi  del 2017 l’andamento è stato più contenuto, e per quanto riguarda il credito alle famiglie e alle imprese”.

Performance negative, invece, in questi primi mesi, per l’occupazione, sulla quale hanno influito terremoto e maltempo.

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